L’importanza degli anelli nel costume sardo

“Adornano il collo ed il seno di molte catenelle, medaglioni e gioielli preziosi, ed hanno le due mani tempestate di anelli, per lo meno tre per ogni dito, dai quali non di rado pendono frangie d’oro’’

Questo scriveva il Generale Alberto Ferrero Della Marmora nel primo ventennio del 1800, riportato poi nel suo Viaggio in Sardegna del 1826 (in seguito fu fatta una seconda edizione riveduta e corretta nel 1835)

L’uso di portare tanti gioielli e tanti anelli è riscontrato in tantissime fonti, la particolarità era che spesso questi anelli venivano legati tra loro con dei nastrini, che a seconda della quantità di gioielli riempivano tutto l’interno del palmo delle mani.

Nelle foto vediamo alcuni dettagli di abiti del circondario di Cagliari, foto fatte da Cristiano Cani in occasione della processione della Madonna del Buoncammino a Sassari

(I disegni sono di Matteo Atzeni, fotografati durante una sua mostra all’Ittiri Folk Festa del 2018 – vi segnalo il link della sua pagina facebook con le sue bellissime opere: https://www.facebook.com/Galan%C3%ACas-Forme-e-Colori-del-Vestiario-Tradizionale-Sardo-di-Matteo-Atzeni-552754608454133/

Tutte le curiosità sugli abiti sardi potete trovarli nel gruppo Sardegna – abbigliamento e ballo tradizionale ieri e oggi

https://www.facebook.com/groups/415230548920885/?ref=share

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