Lavorare in un locale significa aver a che fare con i clienti e le loro richieste assurde, ma anche spiegare il perché si fanno i cocktail e i modi con cui si concepiscono e realizzano.
Così su Facebook interviene Francesca Aste, che lavora da Spirits Boutique, che spiega il senso della professione con un lungo post che ci piace condividere!
Penso… Viviamo in un epoca in cui tutto richiede esperienza e specializzazioni.
Trovo inutile proclamarsi bartender professionisti se quando arriva il cliente non si è in grado di dare una spiegazione tecnica o di dire di no a richieste assurde. E allora che professionisti siamo?
Ti sogneresti mai, tu che ti occupi di trasporti (si fa per dire) di correggere l’articolo scritto da un esperto in giornalismo? O tu che fai l’ingegnere (si fa sempre per dire!) di mettere in discussione come fa la maionese (da 20 anni) lo chef di quel ristorante? Ecco! Lo stesso vale per chi esercita la professione del bartender, non me ne vogliate, ma è una professione anche questa. Se vi affidate a professionisti dovete solamente lasciarvi andare al vostro momento di relax.
I bartender sono costantemente sotto il giudizio e le lezioni di chiunque vada la sera a bere un drink o il pomeriggio guarda tutorial su come fare il mojito.
Se non siamo rispettati e chiunque può di dire la sua è perché viene permesso ed è stato permesso negli anni.
Spesso manca l’educazione e l’umiltà (da ambe le parti) di stare al proprio posto.
Se vogliamo essere professionisti, dobbiamo sapere perché non mettiamo poco ghiaccio o perché usiamo un bicchiere piuttosto che un altro e dobbiamo avere il coraggio di spiegarlo agli scienziati che con importanza e arroganza vogliono insegnarcelo. Sottolineo, non vogliono dirci il loro gusto personale (che ci sta, ci mancherebbe!), ma vogliono insegnarci il mestiere stando dall’altra parte del banco in qualità di bevitori.
Ricordo che, a chi beve costantemente e tanto non viene riconosciuta nessuna qualifica ne attestato valido 😂
Non screditiamo ciò per cui abbiamo lavorato e studiato fin ora, non facciamoci rimproverare, non teniamoci tutto dentro!
Resto dell’opinione che “il cliente ha sempre ragione finché non ha torto”.
Ps. Il gin tonic nel baloon non ve lo faccio, ma se voi lo fate a me: lo bevo alla vostra salute senza rompervi le scatole su come lo faccio io.
Grazie colleghi per la vostra comprensione e per aver risposto alla storia di ieri condividendo con me le vostre altrettanto assurde richieste ricevute.
Cheers 🍸