Erasmus a Cagliari

Spesso e volentieri si sente parlare di “studente Erasmus”, ma ben pochi conoscono questa figura al di fuori delle famose e titaniche feste di cui volentieri sono i protagonisti.

In realtà il progetto Erasmus (acronimo di European Region Action Scheme for the Mobility of University Students) nasce nel 1987 per favorire la mobilità studentesca all’interno dei paesi europei e incentivare lo scambio culturale e professionale.

Il progetto prevede un periodo di studio, che varia dai 3 ai 12 mesi, in un’università di un altro paese della comunità europea, che sarà poi legalmente riconosciuto nella propria università di provenienza. Oggi, sono più di 300 all’anno a Cagliari e più di 2 milioni all’anno in Europa gli studenti che si muovono all’interno della comunità grazie al progetto Erasmus e più di 30 i paesi europei coinvolti. Negli ultimi anni anche la Turchia è stata inserita nel progetto Erasmus, pur non facendo ufficialmente parte della Comunità Europea.

Ma qual è la realtà Erasmus a Cagliari?

Sempre più studenti in Europa scelgono l’Italia come meta e sempre di più progettano di studiare a Cagliari. Molti scelgono la nostra città per il sole e per la possibilità di fare il bagno al mare anche in Ottobre.

Altri, più sfortunati, arrivano a Cagliari più per impossibilità ad andare in altre città piuttosto che per vera e propria scelta.

La maggioranza di studenti stranieri, com’è tendenza per l’Italia, proviene dalla Spagna (circa il 60%), ma ci sono alte percentuali anche dalla Germania, Polonia, e negli ultimi anni anche Turchia. Ovviamente non possiamo dimenticare i ragazzi rumeni e ungheresi, o i cari bulgari, che ogni anno immancabilmente scelgono di stare un po’ di tempo con noi, e gli inglesi, olandesi, francesi, austriaci e portoghesi.

Purtroppo per l’università di Cagliari, gli standard di accoglienza qui sono un tantino al di sotto della media rispetto ad altre università europee: in paesi come Francia, Germania e in alcune università del Regno Unito, le università dispongono di veri e propri “campus” in cui ospitare studenti stranieri in Erasmus. A Cagliari questa realtà manca del tutto, e anche le case dello studente vengono date “in prestito” solo per poche settimane.

Dopo, lo studente Erasmus è un po’ in balia di sé stesso, in una città che non conosce e probabilmente completamente diversa dalla sua, in un paese di cui non conosce la lingua, dove il 70-80% delle persone non parla correttamente inglese, spesso e volentieri con una borsa di studio che non supera i 350€. Potete immaginare che non sia tutto rose e fiori per i poveri studenti Erasmus nella nostra città!

Per fortuna, molti Erasmus tengono a precisare l’accoglienza ricevuta dai cagliaritani e la gentilezza con cui sono pronti ad aiutare in qualsiasi cosa.

Gli Erasmus però non solo completamente soli: ci sono infatti parecchie associazioni a Cagliari (tra cui ESN Cagliari e AEGEE Cagliari) pronte a dare una mano per le più varie questioni. Alcune delle attività svolte da queste associazioni sono: Pickup all’aeroporto all’arrivo; aiuto nella ricerca della sistemazione; organizzazione feste di benvenuto, eventi culturali, cineforum, visite guidate, concorsi, tornei sportivi, ecc.

Tutto ciò viene fatto da studenti universitari che da volontari dedicano il loro tempo a questi ragazzi, per favorire lo scambio culturale e sociale di cui l’Erasmus è portatore.

Ma come si va in Erasmus?

L’Erasmus è di tipi diversi e comprende varie attività e tipologie di studio. L’Erasmus standard è quello più conosciuto ed il più frequente. Per partire bisogna partecipare al bando e avere i requisiti richiesti per la propria facoltà e corso di studi.

Una volta passato il bando si arriva a stabilire col proprio tutor a Cagliari il “Learning Agreement”, ovvero gli esami che si vorrebbero dare e le materie che si vorrebbero studiare nell’università ospite. Una volta fatto ciò si deve solo aspettare la lettera di benvenuto dall’università ospite e si parte!

Attualmente in Sardegna vengono dati 550€ circa al mese di borsa Erasmus che possono o meno bastare a seconda del paese in cui si va a studiare. Se si mette in conto però che, per tutto il periodo di studio Erasmus, non si pagano le tasse dell’università ospite, la borsa di studio non è poi così piccola.

Il bando e i concorsi escono ogni anno e valgono per tutta l’università di Cagliari, ma ogni facoltà possiede una propria commissione Erasmus, che valuta e decide i pre-requisiti necessari per poter presentare la domanda.

Un’altra tipologia è quella dell’Erasmus Placement, con il quale si ha la possibilità di un tirocinio all’estero presso un’azienda o un ufficio, della durata di 3 mesi.

Perché fare l’Erasmus?

L’Erasmus, a detta di molti, è un’esperienza che cambia la vita, e questo per vari motivi.

Prima di tutto ci si ritrova a vivere in un paese straniero, diverso da quello di provenienza non solo per la geografia, ma anche per economia, lingua e cultura. Senza poi contare le persone che in questo paese vivono, che sicuramente avranno una mentalità assai diversa da quella di casa propria.

Ritrovarsi così in un mondo diverso dal proprio è uno stimolo enorme ad aprire la mente e godersi nuovi orizzonti.

In secondo luogo è utile per imparare una lingua straniera, che sia per piacere o per motivi professionali, torna sempre utile. Ci si ritrova poi a socializzare con studenti non solo nativi del paese ospite, ma anche con studenti Erasmus provenienti da tutta Europa, che condividono con noi il periodo di studio. Questi e tanti altri motivi spingono ogni anno milioni di giovani a fare l’Erasmus.

 

Ultimamente si sono sparse voci di una possibile fine del progetto Erasmus, per mancanza di fondi della comunità europea. Queste voci non erano infondate, in quanto il progetto Erasmus aveva un buco di miliardi di Euro. Fortunatamente si è riusciti e si è voluto colmare questo buco, dando così la possibilità a tanti altri studenti in futuro di prender parte a questo progetto universitario di studio ed a quest’immensa esperienza di vita, che segnerà chi la vive per molti anni a venire.

 

Pavel Defraia

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