Bruno Concas, tra Siotto e impegno politico

Bruno concas, uno dei più giovani protagonisti della politica cittadina. 16 anni, attualmente è il responsabile giovanile provinciale del PD, ma anche uno dei rappresentanti d’istituto dello storico liceo Siotto.

– Bruno, come è nata la passione politica?

Quando per la prima volta ho letto un libro di Enrico Berlinguer. Era il 2008, avevo 12 anni e la politica, prima considerata oscura, diventò talmente chiara dal non poterne stare lontano. Era l’anno di Obama, era l’anno del sogno americano, era l’anno di un’idea di società progressista e più giusta. Un po’ devo tutto questo anche a mio nonno, che fin quando ha potuto mi ha fatto capire la bellezza della politica, di quella onesta, di quella che punta al benessere altrui e non a quello personale. Quando mi raccontava dei suoi passati da sindacalista a difesa dei minatori i miei occhi si illuminavano.

– Perchè la scelta di un partito come il PD?
“Se guardi la società con gli occhi dei più deboli, riesci a farla migliore per tutti” . Per me questo vuol dire essere di sinistra e per questo ne vado orgoglioso. La sinistra deve dare ai giovani un futuro, come diceva De Andrè ” e non ai vecchi un passato ” ed è questa la sfida che come sedicenne voglio portare avanti

– Quanto la politica occupa la tua vita?
La mia attività, in particolare a livello studentesco come rappresentante, occupa buona parte del mio tempo. A livello della giovanile del partito l’impegno non è da meno, sono contento di dedicare il mio tempo a questa attività

– Come vedi oggi questo mondo dopo gli ultimi scandali? Aspetti negativi e positivi…
Indubbiamente la politica ha perso una parte della sua credibilità,ha perso la fiducia di una parte ormai ampia dei cittadini. La politica di oggi, o se vogliamo la sua parte peggiore, è stata fin troppo autoreferenziale e ha talvolta guardato al proprio interesse e non a quello altrui. Io però credo che i comportamenti di una parte dei politici non possano demolire e eliminare il concetto nobile della politica. La politica dei De Gasperi, dei Berlinguer, dei Pertini, io non posso credere che la politica sia solo fiorito, ma voglio credere che sia nobile come i suoi padri fondatori.

– Quale dei candidati alle prossime primarie appoggerai?
Alle primarie sto con Pierluigi Bersani perché, dopo gli ultimi vent’anni, non credo più ai leader carismatici ma ai progetti e alle idee. Sto con Bersani perchè rappresenta la storia di una sinistra in cui mi riconosco, una sinistra che vuole portare avanti chi è nato indietro, una sinistra che punta sulla giustizia sociale. Questa è la mia speranza,la speranza in un paese migliore.

– E infine, un sogno, un progetto…

Il mio sogno è quello di potermi svegliare una mattina in un mondo migliore, senza tante ingiustizie, un mondo dove finalmente chi ha di più da di più e dove tutti concorrono per il bene comune e non per quello individuale. Il mio progetto non è ancora ben chiaro, per ora è quello di terminare gli studi per studiare all’università e poter rincorrere i miei sogni e fare quel che mi piace

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