Ma chi me l’ha fatto fare…?

Domanda frequente, devo darne risposta a chi me la fa e… quindi anche a me stesso.
Lavoro dipendente o Lavoro autonomo ? Potendo scegliere (ma di questi tempi ovviamente è solo utopia) sui piatti della bilancia potrei metterci: un orario fisso contro un orario molto flessibile; un mese di ferie contro “le ferie si prenderanno un’altra volta”; l’uscita dal lavoro con pochi pensieri contro poche uscite dopo il lavoro e molti pensieri (spesso notturni); uno stipendio sicuro ogni mese contro uno o più stipendi da lasciare nel conto… Chi vince ? Dopo un quadro simile, che si potrebbe arricchire di molti altri esempi, e soprattutto se non volete mal di testa o altro, la scelta cade naturalmente sul lavoro dipendente.
Siamo stati cresciuti con una frase propria della nostra cultura: “Studia, laureati e poi vedrai che troverai un buon posto, pubblico possibilmente…” niente da dire, qualsiasi genitore non può che sperare in un buon futuro per il proprio figlio/a, ma oggi le cose sono cambiate, probabilmente sono destinate a cambiare ancora di più. Mi piacerebbe che anche la nostra cultura cambiasse acquisendo maggiore sensibilità per chi lavora, onestamente, in proprio.
I due tipi di lavoro li ho provati entrambi, per fortuna, e per me il piatto da scegliere continua a essere quello del lavoro autonomo, anche se non nego di aver passato molti momenti difficili.
Il lavoro dipendente è lento, quello autonomo è più… rock!

Francesco Congiu

Condividi:

Facebook
Twitter
Pinterest
LinkedIn
WhatsApp
On Key

Articoli correlati

Aaa cercasi nuovi clown “dottori”

Cercare clown, una ricerca un po’ curiosa ma un fine benefici. Lo fa l’associazione cagliaritana Maramao ODV ricerca nuovi clown dottori per l’attività ospedaliera. Le selezioni