Liberos in finale al premio “Che fare”

La comunità dei lettori sardi (www.liberos.it) presieduta dalla scrittrice Michela Murgia è tra i 32 finalisti del premio per la cultura “che Fare“, promosso dall’associazione Doppio Zero.

Si premia il miglior progetto di innovazione culturale a impatto sociale: il premio è un finanziamento di 100 mila euro.

Tra il 24 settembre ed il 3 novembre 2012 cheFare ha raccolto con un bando oltre 500 progetti, che sono stati analizzati da un team di esperti. Lìberos ha superato la prima selezione e ora ha bisogno di voti per superare la seconda.

Il vincitore sarà scelto da una giuria qualificata tra i cinque progetti più votati.

Si può votare a questo indirizzo http://www.che-fare.com/progetto/l%C3%ACberos fino al 13 gennaio 2013.

Ecco l’appello di Michela Murgia:
Quando insieme ad altri sei sognatori ho promosso il progetto Lìberos, ero convinta che avesse le forze per bastarsi. Le forze erano quelle delle nostre competenze, del nostro lavoro e delle nostre passioni intorno ai libri. Questa convinzione non è mai venuta meno e sta incontrando le sue prime conferme. Nel frattempo però si è aperta l’opportunità di rafforzare il progetto con 100mila euro. Non sono miei, non sono di nessuno dei soci, ma di un’associazione benefattrice che qualche mese fa li ha messi in palio per il progetto culturale a maggior impatto sociale che si fosse fatto avanti per chiederli.

Ci siamo fatti avanti, naturalmente. Come noi, altri 500. Abbiamo superato la prima selezione e siamo rimasti 32: ora la cinquina finale verrà fuori dal voto popolare on line. Abbiamo tempo fino al 13 gennaio per farci votare on line da voi e dalle persone a cui piacerà il nostro progetto. Tra i primi cinque più votati una giuria tecnica sceglierà il vincitore dei 100mila euro. A voi che leggete chiedo di votarci e farci votare da tutti quelli che conoscete. Lìberos è un progetto ad ampissimo respiro e fonderà un paradigma nuovo nella gestione delle risorse culturali non solo in Sardegna, ma in qualunque territorio che abbia la volontà e la pazienza di replicarne il modello.

“Se vinciamo, cosa ne facciamo di quei soldi? Affittiamo una sede? Stampiamo tanto materiale cartaceo per pubblicizzarci? Organizziamo eventi? Sarebbe utile, ma la risposta è no. Lìberos è una rete di relazioni: esiste perchè esiste chi ne fa parte: i lettori sono la nostra sede, gli operatori la nostra pubblicità e la lettura è il nostro evento. Come in una catena di nuraghi, in Lìberos ogni nodo della rete funziona perché ne rende visibili almeno altri due. L’investimento più importante che possiamo fare è dunque sulle persone, le loro passioni e le loro professionalità messe in comune. Vogliamo riconoscere valore a chi metterà le sue energie a disposizione di Lìberos per servire meglio la cultura sul nostro territorio, secondo il codice etico che ci siamo dati. Questa scelta non dipende dai 100mila euro: è nel nostro DNA. La nostra sfida è sempre stata quella di dimostrare che con la cultura si può crescere, lavorare e far lavorare un intero territorio. Con quei 100mila euro però possiamo farlo prima, meglio e per più persone”.

Per votarci dovete andare su questa PAGINA. Vi chiederanno un login: è sufficiente quello di Facebook. Presto a quello stesso link è prevista la comparsa di un bottone per il crowdfunding, cioè per raccogliere le donazioni di privati che eventualmente volessero contribuire a finanziare il nostro progetto. Se volete farlo perchè il progetto vi piace, ne saremo felici e li useremo bene e in modo trasparente, ma non è essenziale per noi. E’ molto più importante che facciate girare il link, conoscere il progetto e votarlo.
Dateci una mano a diventare più Lìberos!

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