Le polemiche di Cagliari Juve e lo sfogo di Cellino

Per questa settimana i Maya avevano previsto la fine del mondo. E in effetti non hanno avuto tutti i torti. A Cagliari è successo di tutto.

Il sindaco di Quartu inizialmente non ha dato l’autorizzazione per l’agibilità dell’Is Arenas per la partita Cagliari-Juventus senza rilasciare dichiarazioni sul provvedimento e causando il malumore dei tifosi e la rabbia del presidente Massimo Cellino. Dunque non si sa dove giocare la partita. Si pensa prima a Trieste, ma non è possibile. Bari e Parma sono le alternative e si sceglie di far disputare la partita a Parma. I tifosi Cagliaritani sono sconvolti, consapevoli che a Parma ci sarà solo pubblico bianconero.

Giovedì, però, è arrivata l’autorizzazione da Quartu Sant’Elena per far disputare il match in Sardegna. Cellino ha qualche speranza e domanda alla Lega se si può far spostare di nuovo la sede, appunto da Parma a Quartu. La Lega è favorevole ma serve anche il “si” della Juventus. La dirigenza juventina, però, rifiuta di cambiare di nuovo la sede e si dimentica che il Cagliari, la stagione passata, era venuto in contro alle esigenze della società bianconera, accettando di giocare alle 20:45 (per essere  in contemporanea con il Milan che, al tempo, lottava per lo scudetto) e non più alle 15:00, causando non pochi disagi ai tifosi rossoblu. La partita, invece, si gioca a Parma.

Passiamo al calcio giocato. Il Cagliari visto ieri è stato commovente. La squadra è scesa in campo con una rabbia incredibile e si è portata in vantaggio con un rigore trasformato da Pinilla. I rossoblu giocano bene, tutti i giocatori pressano i portatori di palla, Pinilla e Sau giocano molto alti per dar fastidio ai difensori bianconeri e Ribeiro fa da schermo davanti a Pirlo. Il primo tempo si conclude con il risultato di 1 a 0 per i sardi ma al secondo il Cagliari “si spegne”. Troppo elevato il dispendio energetico. La Juve riesce a imporre il proprio gioco e il Cagliari soffre le incursioni dei bianconeri. Damato non fischia un rigore netto per la Juve ma, poco dopo, espelle per doppia ammonizione Astori per un fallo molto dubbio su Giovinco. Al 22′ entra Del Fabbro che commette un rigore su un giocatore juventino e Vidal sbaglia dal dischetto. Al 30′ pareggia la Juve con l’ex Matri, subentrato nel secondo tempo a Quagliarella. Il Cagliari non riesce più a giocar bene e a fare delle ripartenze, Ekdal è vittima dei crampi e Pulga lo mette in attacco. I sardi praticamente giocano in 9 gli ultimi 15 minuti della partita. L’arbitro dà 6 minuti di recupero che – obiettivamente – sembrano troppi e la Juve passa in vantaggio ancora con Matri che esulta sotto la curva bianconera, dimenticandosi che deve tanto alla società sarda che l’ha lanciato nel calcio che conta. Vucinic chiude i conti al 96′.

Vince la Juve 3 a 1 soffrendo. La rabbia e la delusione di Cellino è immensa sia per la sconfitta, la quinta consecutiva in campionato, sia per il comportamento della dirigenza bianconera.

Cellino si presenta ai microfoni di Sky e lì inizia a sfogarsi: ” Questo è un campionato falsato. Non posso rimproverare nulla ai miei giocatori, hanno fatto il massimo. L’anno scorso noi abbiamo accettato di giocare alle 20 e 45 affinchè la Juve potesse giocare in contemporanea con il Milan. Loro invece non si sono dimostrati sportivi. Abbiamo anche accettato all’ultimo momento di giocare a Brescia contro il Genoa in uno stadio a porte chiuse.”

 Un giornalista di Sky domanda a Cellino se anche  il Cagliari Calcio ha qualche responsabilità se la partita si è disputata a Parma. Cellino replica così: ” L’unica colpa è di aver cercato di fare qualcosa, di fare uno stadio. Sono disgustato da questo mondo del calcio. Pensavo che il calcio fosse cambiato ma il lupo perde il pelo ma non il vizio. Colpa della Juve per l’inconveniente dello stadio? Tanto loro vincono e se non ci riescono con il gioco, la prendono con la forza.”

Dopo le dichiarazioni del presidente rossoblu, Marotta ha replicato dicendo che le accuse della società Sarda erano vergognose e che la responsabilità era del Cagliari perchè non in grado di garantire uno stadio con i requisiti neccessari per la Serie A. Poi ha aggiunto che la Lega dovrebbe fare chiarezza perchè il suo silenzio crea solo discussioni inutili.

Forse il Cagliari avrà anche le sue responsabilità ma la Juve, Campione d’Italia,  si è dimostrata poco sportiva e solidale nei confronti di una società che si è sempre comportata bene nei suoi riguardi.

Andrea A.Matacena (andrea.arnaldo.matacena@gmail.com)

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