In proprio a 20 anni? La storia di Alberto Palmas

Lasciare l’università per lanciarsi nel mondo del lavoro. Una scelta difficile, ma qualcuno ci riesce.

“Inizialmente ho preso questa scelta perché mi trovavo in una situazione che all’università non riuscivo più a passare i test perché erano sempre più competitivi, anche se mi impegnavo. Sono riuscito a fare i punti che servivano per entrare ma poi per 1 punto e mezzo/2 punti non riuscivo mai a stare in graduatoria. Ci ho provato per 2 anni ed alla fine del secondo anno ho deciso e mi sono detto “basta perdere tempo!” e niente, ho chiesto un attimino ai miei genitori un consiglio su cosa potessi fare, su cosa mi potevo impegnare e mi hanno detto: “guarda se non vuoi più studiare, LAVORA, è l’unica cosa”. Allora mi sono messo a valutare un pochettino, chiaramente, mi sono fatto guidare da loro e sono arrivato a scoprire questo franchising di cui oggi sono a capo.

– Perché proprio l’infortunistica stradale?

Infortunistica stradale perché comunque nella mia famiglia c’è uno studio di fisioterapia, quindi ho detto: siccome nel mio studio arrivano tante persone che si sono fatte male, arrivano tante persone che hanno subito un incidente, se hanno subito un incidente di conseguenza dietro c’è anche un assicurazione che gli paga tutte le spese, che gli paga tutto quanto e che risarcisce. E allora ho detto: perché visto che ho già i clienti non mi metto a fare questo? E così ho fatto.

– Se dovessi dare un consiglio ai ragazzi di 20/25 anni di oggi che si lamentano della crisi e che non c’è lavoro, cosa gli diresti?

Prima di tutto gli direi: guarda se non ci fosse la crisi avresti molti più competitor, avresti molte più persone che possono competere con te, invece già il fatto che ci sia una crisi, già il fatto che molte persone mollano in partenza, come stai pensando di fare magari tu che leggi. Diciamo hai già meno competitori quindi già questo è un motivo per dire “questo è un momento giusto per fare quello che ho sempre sognato”. Poi quello che fai, beh non è quello il problema, certo devi valutare un attimino, non puoi metterti veramente a vendere ferrari oggi in sardegnaperò già il fatto che tu prendi una decisione e decidi di fare quello che ti è sempre piaciuto e quello che hai sempre sognato, già quello è il primo punto di vantaggio che hai sulle altre persone che ancora sono ferme e che ancora stanno pensando alla crisi.

– Tu dici che la crisi è stato un qualcosa che da un certo punto di vista ti ha aiutato per realizzare tutto questo?

senz’altro la crisi mi ha aiutato perché noi come servizio comunque anticipiamo tutte quante le spese, sia sanitarie che tutte le spese legali, noi le anticipiamo. Quindi il cliente viene da noi e deve semplicemente andare e farsi curare. Quindi sicuramente la crisi mi ha aiutato perché se un “me” avesse” già iniziato a chiedere che ne so un fondo spesa di 200 euro per avviare la pratica, beh il cliente di sicuro mi diceva: no guarda 200 euro mi servono per fare la spesa quindi lasciamo perdere, questa pratica non m’interessa.

– Quindi hai aperto da un anno?

No, ho aperto da 2 anni, prima lo portavo avanti insieme all’aiuto della mia famigli. Da un anno a questa parte invece lo sto portando completamente avanti da solo e la mia famiglia mi aiuta semplicemente per quanto riguarda lo studio di fisioterapia. Loro fanno tutto il resto e diciamo mi sono preso il carico di questo studio.

– Quali sono stati i risultati che hai visto da quando ti sei messo in proprio da solo? Com’era un anno fa e com’è adesso?

I risultati ci sono stati sia da un lato del lavoro vero e proprio. Ovvero sono riuscito a farmi conoscere sul territorio, a Elmas (qua dove ho aperto lo studio) mi conoscono già in tanti. Si sta formando una buona reputazione quindi di questo posso essere contento. Lo studio sta iniziando a prendere il suo nome ed il passaparola inizia già Il riconoscimento più grande poi l’ho ricevuto questi giorni dove al meeting nazionale presso la sede centrale di Padova, e li diciamo mi è stata data una menzione speciale, una statuetta con il quale mi hanno nominato miglior studio dell’anno perché ho prodotto i casi più importanti di tutta Italia. Ovvero i casi in cui ci sono state lesioni maggiore e sono arrivati tutti quanti a buon esito. Gli altri miglioramenti sono dal punto di vista personale. Molta più gratificazione, cosa che non riuscivo ad avere invece con l’università e con gli studi. Soddisfazioni personali che mi hanno catapultato in avanti e adesso sto diventando quasi inarrestabile diciamo.

Come mai sei riuscito dove altri non ce l’hanno fatta?

Io non so, affido il mio successo sia al gruppo che c’è dietro di me (ovvero tutto il franchising sia al sostegno che mi ha sempre dato la mia famiglia, sa dal punto di vista delle forze. Poi io ci ho messo il mio. Perché molte imprese non vanno avanti? Beh questo è molto difficile. Ognun ha la sua storia dietro. Le imprese che fanno riferimento ad altre persone, ovvero imprese di artigiani o di questo tipo, beh se il popolo non ha soldi, se chi deve comprare non ha i soldi per comprare beh quello è tutto un altro discorso. Molte aziende falliscono perché sono troppo pressate. Chi fallisce per il commercio va bhe ci può anche stare però deve trovare il modo di andare anche fuori dall’italia o comunque se non può continuare a vivere qui deve trovare un modo insomma, di poter anche esportare e farsi venire nuove idee su come far arrivare il prodotto a più persone possibili anche se non si trovano queste in Italia.

– Ok ma comunque c’è un impostazione mentale? Tu hai sicuramente un impostazione mentale che è diversa da che hanno la maggior parte (purtroppo) dei ragazzi di oggi.

Mi è stata trasmessa da mio padre che non si è mai fermato davanti a nessun ostacolo. Ha sempre visto, come dicevo prima, ogni difficoltà come un trampolino per avere un vantaggio e quindi questa è la mia impostazione. Ogni volta che c’è una difficoltà cosa devi fare? Devi muoverti per cercare una soluzione. Come posso andare oltre a questo problema? Quella, diciamo, è la cosa principale che una persona deve fare se vuole avere successo e se vuole andare oltre a quello che fanno tutti quanti. Si parla di mettersi degli obiettivi. Ogni giorno tu non ti puoi svegliare e dire semplicemente “ah oggi devo inviare quella lettera” o “ah oggi devo fare questa chiamata”. Tu ti devi svegliare e sapere che devi fare quella chiamata, però quella chiamata serve ad un progetto molto più grande. Quindi sicuramente devi avere le idee chiare, e devi avere un progetto di massima da qui a 5/10 anni.

– Quindi alla luce di quello che ci siamo detti: università o lavoro? Cosa è meglio fare quando si esce dal liceo?

Allora, io farei una distinzione fra quelle persone che vedono l’università come semplicemente un dovere, e quelle persone che vedono l’università invece come un continuo o un inizio del loro desiderio. Magari il sogno di qualcuno è diventare medico, quindi sei obbligato a fare l’università, perché se non la fai non puoi avere quel titolo e non puoi perseguire quel sogno e in quel caso è giusto fare l’università, soprattutto sono io il primo a dire “vai all’università se quello è il tuo sogno”. Io stesso non ho smesso di studiare, anzi ho riiniziato a studiare però in un altro campo. Nel campo che mi aiuta e che mi permette di fare l’infortunistica. Se invece tu dici e ragioni così “devo andare all’università perché dopo che finisco la 5° superiore bisogna continuare a studiare perché devo avere un titolo, perché devo essere dottore, perché devo essere ingegnere, allora li stai sbagliando tutto perché dal momento in cui avrai la laurea ed inizierai a lavorare, il tuo lavoro non ti porterà delle soddisfazioni. O meglio, mi auguro che non sia così, ma nella maggior parte dei casi non si è mai soddisfatti del proprio lavoro quando questa è un imposizione.

– Prospettive per il futuro?

senz’altro qualcosa di cui ne vado tanto fiero è adesso prendere un collaboratore perché il lavoro sta aumentando ed io da solo non riesco più a seguire tutto quanto. Quindi quello è il mio primo obiettivo. Secondo obiettivo è riuscire a farmi conoscere anche al di fuori della provincia di Cagliari, arrivare adesso in uno studio importante, un punto di riferimento per tutta la sardegna. Un punto di riferimento per tutti quelli che hanno avuto un sinistro in Sardegna

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