Elmas, incentivi a chi emigra, Fadda: “Garantire futuro”

Abbiamo intervistato l’Assessore del Comune che ha proposto l’iniziativa che ha fatto discutere.

La notizia è di qualche settimana fa, e ha fatto parlare perfino oltre i confini isolani. Il Comune di Elmas paga chi emigra. Strano a dirsi, ancor più a crederlo. In effetti non è proprio così. La proposta del Comune masese è in realtà più articolata e mira a una realizzazione professionale e umana, all’estero, di quei ragazzi che a Elmas – come dice il sindaco Valter Piscedda – “passano la giornata nei bar del paese”.

I numeri sono significativi: 12.000 euro stanziati per un numero limitato di giovani (7, massimo 8) che usufruiranno di un’esperienza professionale e formalizzante in un paese estero all’interno della Comunità Europea. Le prime spese di insegnamento della lingua scelta, di alloggio e il biglietto aereo saranno totalmente a carico del Comune. Ma con questa mossa Elmas non si vuole sbarazzare dei suoi cittadini, come ci spiega in esclusiva l’assessore alle attività produttive, alla cultura, spettacolo e patrimonio del Comune, Luca Fadda: “Miriamo a garantire un futuro a tutti quei giovani che non possono farlo qui”.

Nei giorni scorsi ha fatto parlare la delibera del suo Comune, quello di Elmas, che, in soldoni, offre degli incentivi ai cittadini disoccupati che intendessero emigrare all’estero. Ci può spiegare meglio?

“Quest’anno l’amministrazione di Elmas ha speso tanti denari (circa mezzo milione di euro, ndr) in iniziative per contrastare la crisi che ci colpisce in questo periodo. Abbiamo messo in campo azioni come i cantieri occupazionali e il servizio civico, attività che occupano disoccupati in mansioni utili alla comunità, e da non trascurare, abbiamo stanziato 300.000 euro per tirocini formativi che ad oggi consentono a più di 130 ragazzi di Elmas di fare un periodo di apprendimento professionale presso aziende dell’hinterland cagliaritano, totalmente a carico del Comune, e che consente a questi giovani di avere nel periodo di tirocinio circa 500 euro al mese con la speranza di poter poi essere confermati al termine del tirocinio”.

Ci fornisca un breve “bugiardino” tecnico della proposta: quali sono i numeri di questa iniziativa?

“I numeri del progetto “Adesso Parto” sono molto semplici. Avendo ricevuto le richieste di alcuni giovani che da tanto tempo non riescono a trovare occupazione nella nostra splendida regione e che vogliono provare a fare un’esperienza di vita all’estero, abbiamo impegnato 12.000 euro. Questa somma servirà per dare una prima scolarizzazione sulla lingua straniera, contribuirà all’acquisto del biglietto aereo e sosterrà le prime spese di vitto e alloggio che il ragazzo dovrà sostenere nella città prescelta”.

Con questa proposta, come è già stato sostenuto, non c’è il rischio di eliminare il problema della disoccupazione “eliminando” i disoccupati, e per di più incentivando l’emigrazione?

“Noi siamo chiamati a rispondere alle esigenze ed emergenze dei nostri cittadini. Dobbiamo trovare forme per contrastare il fenomeno crescente della disoccupazione, anche, purtroppo, vedendo partire qualche nostro concittadino. Noi non ci occupiamo delle politiche del lavoro, quelle spettano al Governo Centrale, certo è, che se ci fosse la possibilità di occupare i nostri giovani qui noi saremmo i primi a trovare progetti e risorse per creare occupazione in Sardegna e, ancora meglio, a Elmas”.

Lo Stato, pure nei suoi rami periferici, dovrebbe rappresentare il potere forte e decisionista di una nazione. Nonostante gli sforzi lesinati dal Comune di Elmas, non crede che questo progetto rappresenti un preoccupante atto di resa nei confronti delle politiche occupazionali?

“Rappresenta in questo momento un’alternativa. Non possiamo stare inermi di fronte a questo problema. Più che un atto di resa vorremo che fosse un punto di ripartenza per impegnarci tutti, Stato, Regioni e Comuni, a trovare delle nuove forme di occupazione o a dare possibilità alle aziende di investire nuovamente sul mercato del lavoro”.

La proposta è stata ampiamente dibattuta e presto potrebbe essere presa a esempio da altre cittadine anche al di fuori della Sardegna. Il Comune ed Elmas come ne escono?

“Inizialmente il progetto è stato mal interpretato. Noi non vogliamo mandar via i nostri ragazzi. Abbiamo solo risposto ad alcune richieste che ci venivano fatte. Oggi le richieste naturalmente sono cresciute, e nel momento in cui abbiamo raccontato bene tutte le attività svolte dalla nostra Amministrazione il pensiero sul nostro progetto è cambiato e ha ottenuto anche tanti consensi al livello comunale/regionale ma anche nazionale ed europeo. La settimana scorsa abbiamo ricevuto la visita e rilasciato interviste anche per un giornale britannico e la tv di stato danese. Elmas e tutta l’Amministrazione escono da questa vicenda col massimo sostegno e apprezzamento per impegnarsi a risolvere i problemi quotidiani della propria comunità”.

La disoccupazione tocca ormai picchi senza precedenti in Italia e ancora più in Sardegna. Dopo le tante e solite tribune politiche in tv, secondo Lei, quali sono le soluzioni reali e concrete per arginare il problema?

“È da troppo tempo che si sentono solo notizie di licenziamenti, cassa-integrazioni. Invece vorremmo tutti iniziare a sentire la realizzazione di nuove imprese, di sostenibilità all’assunzione. Abbiamo bisogno di manovre che diano una svolta, è ora di cambiare il trend del mercato del lavoro. Bisogna investire in nuovo forme di lavoro, aiutare i disoccupati a crearsi anche un’impresa che valorizzi le loro specificità e le loro professionalità. Per la Sardegna sarebbe ora che si smettesse di tentare la creazione di poli industriali ma si sviluppassero idee e progetti per l’occupazione e la creazione di imprese nel turismo e nell’agricoltura, che sono i due settori più importanti della nostra terra. Senza tralasciare che sviluppando i settori citati continueremmo a proteggere il nostro ambiente e il nostro clima tanto invidiato nel mondo”.

Per qualsiasi chiarimento, suggerimento o quant’altro come si può contattare il Comune di Elmas?

“Si può contattare l’ufficio Informagiovani per avere copia del bando e la modulistica necessaria all’indirizzo e-mail informagiovani@comune.elmas.ca.it e consultare la pagina Facebook https://www.facebook.com/infogo.elmas. Si può anche chiamare al numero 070.219.22.11 o andare su http://elmas.informaeorienta.it.

 

Ringraziamo l’assessore Luca Fadda e gli auguriamo un buon prosieguo di lavoro.

 

 

Intervista a cura di Riccardo Soro

® RIPRODUZIONE RISERVATA

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