Di notte Voisman, di giorno Mr Neon: ecco la storia di Alberto

“Caotico, disordinato e maldestro, ma di questo ho fatto il mio modo di vivere”. Così si descrive Alberto, Mr Neon, nel weekend vocalist in discoteca, tutti i gli altri colora le vostre auto
– Albe, come è nata la passione per il lavoro di vocalist?
Parto dal presupposto che ho studiato dieci anni di musica, chitarra d’accompagnamento e canto. Avevo un gruppo, suonavo dal vivo e giravo i locali cagliaritani e le piazze sarde.
In realtà son conosciuto più per essere uno speaker per le manifestazioni di moto e auto (Sardegna Tuning e Sardegna Sound in primis), esibizioni di Stuntman, sfilate canine e concorsi di bellezza.
Il mio amico Simone Simbula, un giorno, ha provato a propormi ad alcuni noti organizzatori storici di Cagliari, mi fecero provare per la prima volta al Buddha Beach, un totale disastro. Di disastri ne collezionai tanti altri, ma qualcuno ha voluto ugualmente credere in me e nel giro di una stagione diventai voce ufficiale del buon vecchio Charlie, girando poi tante altre discoteche, anche del Nord Sardegna. Attualmente sono impegnato nel Sabato del Cocò Discoclubbing.
– Ci sono frasi a cui sei più legato?
In realtà non ho delle frasi a cui son legato, nel tempo ho dovuto adattarmi ai diversi ambienti che ho trovato davanti a me in pista. E difficilmente riesci ad avere una frase a cui legarti. Durante una serata devi riuscire a comprendere chi hai davanti e di cosa hanno bisogno; ci sono piste che in maniera innata son pronte a divertirsi ad ogni tuo cenno (sempre accompagnati dalla musica dei DJ), altre volte invece rapportarsi con la pista è più complicato e devi cercare di farti conoscere, conquistare la loro attenzione e pian piano farti seguire.
Mi ricordo i primi anni, quando lavoravo con un pubblico più giovane, più disinvolto, meno legato alle apparenze, dove al solo dire: “chi non batte le mani non farà l’amore” era un esplosione di divertimento, ma i tempi son cambiati, il pubblico è differente, l’età non è più la stessa e certe frasi non riuscirei più ad inserirle in questi contesti.
I primi anni ero più irruento, più presente, adesso, come ad esempio al Cocò, dove l’ambiente è più adulto, cerco di non strafare, ma mettere in risalto i Dj e l’organizzazione per cui lavoro.
– Hai un personaggio/figura a cui ti ispiri?
Sinceramente no. Anche perchè io in discoteca non ci sono mai andato e quando sono entrato in questo mondo per me tutto e tutti erano nuove persone. Sono entrato nel mondo della discoteca senza conoscere i suoi meccanismi e senza voler apparire in nessun modo diverso da quello che realmente sono. Ma mi è piaciuto. In una sola serata hai modo di far scaricare gli stress alle persone, cercando di farle stancare, non pensare ad altro e quindi divertirsi.
– La richiesta più curiosa che ti han fatto in serata?
E’ davvero difficile ricordarsi ogni situazione che mi si è presentata davanti. Ho assistito alle scene più incredibili e divertenti che potessero accadermi, ma ne ricordo una in particolare, che non aveva colpito solo me, ma l’intera pista e staff della discoteca di quel tempo.
Ero in serata, stavo vocalizzando da circa due ore e mezza, stava suonando Claudio Secci. Si avvicina un ragazzo romani, diceva di essere un noto vocalist dalle sue parti, tanto che convinse il Dj a farsi lasciare il mio microfono per un minuto. Io fidandomi del Dj (essendo ancora un novellino non mi sarei mai permesso di discutere con il DJ) gli passai il microfono. L’esibizione di questo “vocalist” romano parti con una sfilza di parolacce rivolte alla pista affinchè alzassero le mani al cielo. Purtroppo non facemmo a tempo a bloccarlo perchè si era già dileguato in mezzo alla pista con il microfono. Riuscimmo a recuperare il microfono dopo un po’, ovviamente era stato escluso dall’audio perchè oltre le parole poco eleganti che usava avevamo paura gli uscisse un polmone dalla bocca dato che non sapeva minimamente usare neanche il diaframma. Ripensandoci ora fu una situazione esilarante…
– Parliamo della tua particolare attività imprenditoriale con le auto, come è nata? 
Penso che parlare di tutto il percorso che ho fatto sarebbe davvero lungo. Da 9 anni lavoro sulle auto, un pò sotto casa, un pò come dipendente, un pò come socio di un attività. Ma nel frattempo studiavo all’università. Ma conosciuto quel maledetto odore dei soldi (spiccioli) ho lasciato gli studi e dopo anni di lotte, errori, litigi, ho deciso di aprire la mia attività. Forse è una delle cose più belle che abbia fatto in vita mia. Sono riuscito finalmente a prendere una decisione radicale nella mia vita!
Avevo un lavoro, anche un lavoro appagante, ma il desiderio di proseguire per la mia strada, ascoltando solo la mia testa era così affascinante che non riuscii a fare diversamente. Alla pausa pranzo andai dal titolare, gli dissi che volevo andar via prima e andai dalla commercialista, quello stesso giorno aprii la mia partita IVA. Nasce così Mr.Neon ufficialmente. Prima ero conosciuto così perchè riempivo le auto di luci, di led e di neon. Divenne il mio soprannome.
– Cosa fai esattamente? Quali sono i tuoi clienti?
La mia attività ha subito una grande evoluzione nell’arco degli anni. Cominciò tutto montando qualche luce nelle macchine, imparai pian piano a collegare degli impianti audio maggiorati sulle vetture cercando di capire e studiando quali fossero i parametri secondo cui un impianto suona al meglio. Provai ad oscurare i vetri della macchina di mia madre con una pellicola commerciale e pian piano affinai la tecnica di oscuramento vetri. Poi un giorno decisi di provare il car wrapping (una tecnica che in america esiste già da 10 anni e quasi l’80% delle auto hanno subito questo trattamento), ovvero rivestire le auto con le pellicole. Avete presente le auto opache che vedete in giro per Cagliari? Oppure quelle mimetiche? Bene, pian piano sto cercando di far conoscere la mia professionalità e le macchine rivestite in giro per Cagliari son sempre di più.
Perchè scegliere di rivestire la propria macchina con una pellicola piuttosto che verniciarla? Prima di tutto perchè certi colori, certe trame non si possono ottenere con una vernice. Se poi avete una macchina nuova, una volta che la rivestite, state automaticamente anche proteggendo il colore originale e quando, dopo anni (anche 10 anni) togliete la pellicola e la carrozzeria sotto è ancora perfetta. Questo ovviamente lo si può ottenere utilizzando solo pellicole professionali e non quelle cinesi che costano due soldi. Inoltre, se doveste subire un piccolo urto, un graffio o un danno, i tempi di riparazione si riducono drasticamente. Mi piace sempre fare un esempio:
Questa estate, dopo una serata al Kimiya, avrei dovuto raggiungere una coppia di amici al mare, ma a causa della stanchezza ho raschiato un parafango sul guardrail. Non volendo vedere la macchina in quelle condizioni, sono tornato in negozio, tolta la pellicola, lisciato il graffio con un filo di stucco e rivestito di nuovo il pezzo. Il tutto esattamente in un ora. Quindi voi stessi potete immagina quale siano le agevolazioni di avere una pellicola al posto della vernice.
Molti chiedono e credono che la pellicola si stacchi. Assolutamente errato, se si usa materiale di qualità e si applica a dovere non si hanno distaccamenti della pellicola.
L’oscuramento vetri invece lo conoscono tutti, abbatte i raggi ultravioletti, protegge bambini, animali e oggetti di valore, da una maggiore resistenza al vetro in caso di rottura.
– Mi raccontavi che fosse anche tanto altro…
I servizi che offre Mr.Neon son tantissimi: dagli antifurti ai sensori parcheggio, al cambio casse o stereo al kit vivavoce, dal rivestimento tettucci interni (quando si scollano dopo anni per via del calore) alla vendita di accessori, cerchi e centraline aggiuntive.
La mia scelta commerciale è quella di usare materiali rigorosamente professionali e la mia clientela è varia, ma verte principalmente su quelle auto di lusso e ultrasportive che ogni tanto si vedono per le nostre strade. Nel mio centro sono entrate Ferrari, Porsche, Lamborghini, Corvette, Maserati. Collaboro con diverse concessionarie che mi portano le auto in pronta consegna per ulteriori allestimenti e la maggior parte delle ambulanze che conoscete son passate attraverso le mie mani.
– Come sta andando in questo periodo cosiddetto di “crisi”?
Il periodo, come sappiamo tutti, non è facile. Anche perchè il mio lavoro non è un settore di prima necessità, ma grazie alla mia voglia di fare non perderò mai tempo a lamentarmi sul fatto che il lavoro sia poco, perchè penso che alla base di tutto ci sia la necessità di essere costanti e saper sacrificare il proprio tempo affinchè il lavoro vada avanti. Anche la scelta di proseguire il lavoro di vocalist, nonostante il piacere di farlo, mi permette di far conoscere anche la mia attività e credo che la mia arma vincente sia non avere orari, non conoscere i giorni festivi. Qualcuno potrebbe criticare la mia scelta, perchè non si vive di solo lavoro, ma io ora sento la necessità di dimostrare, anche a me stesso, che l’impegno, in qualche modo, ripaghi sempre.
– Anche qui, la richiesta più buffa?
Le richieste buffe in questo lavoro son relative perchè non potrei mai giudicare i gusti di un cliente. Forse è proprio grazie all’eccentricità di alcuni clienti che son riuscito a far conoscere il nome Mr.Neon. Per esempio una ragazza tempo fa venne a chiedermi di rivestire con una pellicola leopardata (elaborata graficamente al pc da me) la cellula della sua smart. Questa Smart è stata pubblicata anche sul sito ufficiale della Smart (ed è stato fatto passare come allestimento/personalizzazione della casa madre, ma questo è un altro discorso…)
– Hai progetti futuri?
Il mio progetto è quello di crescere, di far crescere l’attività e aver modo, un giorno, di poter far lavorare anche altre persone. Forse per me sarebbe la più grande soddisfazione.
– Ci sono persone da ringraziare in questo percorso di vita e di lavoro?
Devo ringraziare chi mi ha accompagnato in questo percorso, chi ha creduto in me, chi mi ha criticato in maniera costruttiva o meno, ma ho sempre ascoltato. Ai miei amici (tra cui Checco Fois), che mi fanno da spalla, tutti quelli che si son fidati a far mettere le mie mani su macchine che, se avessi fatto danni, probabilmente avrei smesso di dormire la notte pensando a quanti danni avrei potuto fare sbagliando qualche procedimento. Ma alla fine quel famoso detto “chi non risica non rosica” ha un suo fondo di verità: solo chi tenta ed esperimenta potrà realmente cambiare il corso della propria esistenza.
– Quali sono sul web i tuoi contatti/pagine?
Ho sia un sito internet: www.mrneon.it che una pagina Facebook che nel giro di un anno e mezzo ha superato i 4000 utenti (https://www.facebook.com/pages/MR-Neon/442548792449603 ) e una pagina istagram: mrneon_devoisman.

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