Camberra, da Alghero a Piombino in compagnia di un Cosmonauta

 

Ospite della chiacchierata di oggi è una band sarda, algherese, che però ha trovato grosse gioie fuori dall’isola, con la vittoria di uno dei Festival musicali più importanti al livello nazionale, quello di Piombino. Con loro parleremo di musica, passione, Sardegna e… amore. Ah, dimenticavo, loro sono i Camberra.

Li abbiamo sentiti per voi, su Sciradì.

 

Ciao ragazzi, benvenuti su Sciradì. Rompiamo subito il ghiaccio: chi sono i Camberra?

«Ciao a tutti! La band è formata da 4 componenti che sono: Andrea Caria  –  cantante/chitarrista, Angelo Meloni — bassista/cori, Giovanni Farris — seconda chitarra/cori, Valerio Rosati — batterista»

Qual’è il vostro genere di riferimento e a chi vi ispirate?

«Musicalmente ci ispiriamo a band internazionali come Coldplay, Muse, U2, One Republic, Blink 182. La stesura dei testi invece proviene sia dalla “vecchia scuola” italiana come Battisti e Mogol, che dalla nuova, come Jovanotti, Ligabue, e altri artisti della scena nazionale.»

Nell’estate del 2013, a Piombino, avete sbancato il festival estivo convincendo giuria, critici e pubblico. Che emozione è stata per voi?

«Grandissima! Siamo partiti dalla Sardegna consapevoli di avere un gran bel pezzo tra le mani, ma sapendo anche che il livello del festival è molto alto e quindi non abbiamo mai dato niente per scontato.»

Dopo Piombino avete avuto l’opportunità di realizzare il videoclip del vostro brano, Cosmonauta, grazie alla ZeroTarget. Raccontateci un po’ come è andata.

«Il brano è stato prima registrato nello studio di Alex Marton, il Firstline Studio di Follonica, successivamente ci siamo affidati alla ZeroTarget per il videoclip con la regia di Andrea Tani che ringraziamo per l’ottimo lavoro! Beh, è stato il nostro primo videoclip, eravamo abbastanza emozionati e nervosi perché avevamo solo due giorni per girare il tutto e presentarlo al Festival Estivo qualche giorno dopo in anteprima. Dobbiamo ammettere che tutto lo staff si è comportato in modo super professionale, lavorando a testa bassa su tutte le riprese, ma non sono mancati i momenti con risate tra tutti noi che ci hanno permesso di lavorare in modo più rilassato.»

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Cosmonauta è un viaggio introspettivo all’interno della mente umana, dove dominano tanti punti interrogativi ma c’è una solida certezza, l’amore. Che ruolo ha l’amore nei brani dei Camberra?

«L’amore è quel qualcosa che va sempre ricercato nella nostra vita, pur essendo irraggiungibile. Tutti noi nella vita abbiamo avuto almeno una storia d’amore importante che ci ha lasciato un segno. Cerchiamo comunque di non rendere i nostri testi banali; molte canzoni spesso vengono accantonate e riprese successivamente quando si ha la certezza di avere un messaggio da poter trasmettere alle persone che ascoltano le nostre canzoni.»

Venite da Alghero, ma avete trovato l’affermazione fuori dalla Sardegna. Che rapporto avete con l’isola e con i pubblico sardo?

«È una fortuna per noi riuscire ad avere un buon seguito fuori dall’isola, questo anche grazie ai vari social network di oggi che ci danno la possibilità di avere un pubblico molto più vasto. Il nostro rapporto con il pubblico sardo è ottimo! Abbiamo suonato un po’ in tutta la Sardegna e l’abbiamo girata in lungo e in largo. Suoniamo poco nella nostra città durante l’inverno perché ci sono solo tre/quattro locali che fanno fare musica live quindi non sarebbe tanto produttivo per noi ma cerchiamo di suonare nelle città della provincia di Sassari principalmente.»

Si dice che è sempre più difficile sfondare nella musica, soprattutto quella rock. Che consiglio vi sentite di dare a chi, come voi, ha nel cassetto il sogno della musica?

«Di continuare a scrivere canzoni inedite prima di tutto! Un’altra cosa fondamentale è che bisogna mettere in conto che ci sono un sacco di sacrifici da fare; non è semplice fare musica e non bisogna mai sottovalutare nessun passaggio, che sia il marketing (magliette, adesivi e pubblicità varie), parlare molto con il pubblico e cercare sempre di interagire con loro, provare anche fino alle 3 del mattino (a noi capita spesso perché siamo quasi maniaci della perfezione) ed essere consapevoli che in questo paese non vanno avanti solo i raccomandati ma anche chi ha talento. Quindi continuate a provarci se davvero credete in quello che fate!»

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 Cosa ci riserveranno i Camberra nel futuro?

«Stiamo lavorando alla chiusura di un album e speriamo che il tutto sia pronto il prima possibile!»

Ragazzi, come fare se volessimo seguirvi?

«Potete seguirci su quasi tutti i social esistenti fino ad ora in questo universo. In particolare queste sono le nostre pagine:»

www.facebook.com/Camberramusic

www.instagram.com/Camberramusic

www.Youtube.com/Camberramusic

www.Twitter.com/Camberramusic

Ringraziamo i Camberra per la loro disponibilità e auguriamo loro i migliori successi professionali.

 

Riccardo Soro

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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