Quest’oggi propongo l’intervista realizzata con Adelina Coccodi, proprietaria del locale “Coccodi il Dolce e il Salato”.
Quello che propone, non è la solita pastarella che troviamo in qualsiasi bar o locale, ma cose fatte col cuore, uniche e tanto invitanti, sia dolci che salate.
Ciao Adelina, raccontaci di te e di questo fantastico posto!
Mi chiamo Adelina e ho 29 anni, con una passione sfrenata per il cibo, mangiato e cucinato. Mi piacciono tutte le attività manuali; dall’ort, al recupero di vecchi mobili.
Sono una ragazza semplice ma con la testa sempre in fermento, le giornate dovrebbero essere più lunghe.
La cucina, è una passione da quando eri piccola?
Sono figlia di fornaio, nata in una realtà dove i tempi del pane scandiscono le giornate. Tutti i giorni mi sveglio con il profumo del pane appena sfornato, per me, odore di casa. Fare il pane è un’esperienza unica, io ho l’onore di assistere a questo rito tutti i giorni. Inizio le giornate con grande entusiasmo,non parlo come Banderas con le galline, ma tutti i giorni mi sveglio con una ricetta nuova o qualche modifica, è la mia passione, c’è voluto un po’ di tempo per capirlo però, sono ancora iscritta in giurisprudenza a pochi esami dalla fine …..prima o poi.
“Coccodi” ha qualche assonanza con il verso della gallina, e quindi un collegamento con le uova, elemento essenziale per creare dolci?
Coccodi è semplicemente il mio cognome, magari non è un caso, per il resto sono stati i clienti ad aggiungere un accento e con esso tutta la poesia, e questo mi piace!
È bello che la gente si senta libera di definire le cose come vuole, di trasformare un semplice cognome in un ingrediente per dolci. Un accento magico. Perché no.
Ultimamente, sono tante le persone che sono Vegetariane o Vegane, tu all’interno del locale, applichi qualche ricetta particolare per clienti di tale natura?
La filosofia di Coccodi è quella del ” mangi ciò che vuoi quando vuoi”, vorrei che tutti trovassero quello che cercano. Rispetto profondamente chi sceglie questi stili alimentari e ritengo che se tutti mangiassimo con testa non sarebbe necessario essere così radicali.
Con questo voglio dire che per rispettare la catena alimentare basterebbe semplicemente mangiare prodotti di stagione, formaggio e carne con moderazione, due volte la settimana perché a giovarne sarebbe anche la nostra salute. Sarà sempre più difficile e costoso approvvigionarsi di carne e pesce, la natura ci costringerà ad un ritorno alle origini, è andato tutto bene fino a che i cinesi si accontentavano solo del riso, ma le loro abitudini stanno cambiando e di questi cambiamenti dobbiamo prendere atto (la Cina poi è solo un esempio).
Le ricette nascono da scambi e collaborazioni ,sono gli stessi clienti a darmi suggerimenti per la miglior riuscita di dolci e piatti, così le idee sono inesauribili.
Il Locale ha uno stile tutto suo, molto particolare, ricorda proprio una situazione “British” e da “Tea delle 17 in punto”, l’idea è stata tua?
L’idea è mia, sono una molto golosa e desideravo da morire un posto dove potermi abbuffare con un po’ di tutto, un luogo dichiaratamente per mangiare, un ambiente dove sentirsi a casa, dove il cibo domina su tutto, dolci golosi e semplici, pizze, focacce e tutto quello che mi viene in mente.
Non la solita location esclusiva ma una cucina inclusiva dove tutti si ritrovano. Il cibo è pop, democratico e non deve perdere questa sua meravigliosa caratteristica.
Adoro Londra e le sue mille sfaccettature, compresi i Beatles ecco il perché della bandiera, solo il mio gusto personale che per nulla ci vincola in fatto di scelte sulle tipologie degli alimenti proposti.
Da giovane imprenditrice, cosa vorresti dire a noi giovani e non?
Sicuramente che non sono un’imprenditrice, ma un semplice fornaio. Non ritengo di avere nulla da insegnare, ma solo molte cose da imparare.
Posso sicuramente dire che mi piace molto quello ce faccio, mi ci butto dentro anima e corpo,con tutto l’impegno possibile e con me anche i ragazzi con cui lavoro e mio zio Luca , una piacevole convivenza. Semplicità e onestà sono i miei principi guida, ho capito che non bisogna essere egoisti ma far lavorare le teste tutte assieme perchè non c’è un solo modo di fare le cose, e soprattutto non è detto che quello che sceglierei io sia il migliore.
La strada è tutta in salita per chi inizia, burocrazia e totale impossibilità di reperire i fondi, sono stata molto fortunata, i miei genitori credono nelle mia idea e mi hanno aiutato a realizzarla sia con un supporto morale che materiale.
Avevo anche provato a fare tutto con i contributi per l’imprenditoria femminile ma i tempi erano troppo dilatati e in ogni caso sarebbe servito un piccolo capitale che non avevo.
In ogni caso la mia esperienza è iniziata solo da un anno, dovranno passarne almeno dieci prima che io possa tirare qualche somma.
Quale è il pasto che va per la maggiore ?
Non saprei scegliere una cosa sola, i miei clienti sono molto attenti a ciò che mangiano, adorano le cose semplici ma golose.
Forse tra i dolci quello più apprezzato è la cheesecake alla nutella, mentre tra i primi piatti sicuramente il riso venere con salmone e noci.
Per chi non lo sapesse, dicci dove si trova questo fantastico posto !
Siamo in via santa margherita 9 a cagliari! Vi aspetto.
Giammi grazie di tutto!
Trovate l’intervista anche sul blog : Fashion Tips Men