Enrico Bistrussu, vivere facendo turismo a Cagliari

Chiacchierata con il giovane direttore della Maison Savoia, centralissimo b&b alla Marina

-Partiamo dall’inizio. Quando comincia l’avventura della Maison?
La mia avventura è nata esattamente 4 anni fa, grazie ad una scommessa fatta da mio padre ben 10 anni fa, che decise d’investire sul Quartiere Marina quando ancora non era il quartiere che è adesso, ma  c’era il coprifuoco alle 8 di sera perchè da quell’ora in poi iniziava a popolarsi di delinquenti.

Ha avuto molta lungimiranza, scommettendo su un posto che è diventato un bel quartiere! E’ per questo, vista anche la situazione della nostra regione e del nostro paese, che mi sento un ragazzo molto fortunato, perchè ho un lavoro che mi piace e a tempo indeterminato, due fattori di non poco valore in questo periodo.

– Avevi già delle competenze o sei partito da zero?

All’inizio della mia avventura non avevo tantissime competenze, a parte il lavorare a stretto contatto con il pubblico visti i miei passati anni nel campo della ristorazione come cameriere. E il mio inglese, mediocre, fatto, se così si può dire, alle scuole superiori è migliorato notevolmente grazie al continuo contatto con i turisti.

-State vivendo la crisi anche voi?

Per quanto la struttura stia andando molto bene i soliti problemini economici si hanno.. Magari 8 anni fa un turista soggiornava una settimana. Oggi, mediamente, si fa 2 o 3 giorni massimo: è un aspetto che sto cercando di migliorare tramite delle offerte speciali che vengono formulate periodicamente.

-Com’è il rapporto con il Comune?
Che io sappia l’amministrazione aiuta le strutture ricettive con delle agevolazioni per dei lavori, come la ristrutturazione della facciata o la posa delle doppie finestre. Quest’ultima è riservata anche per i residenti del quartiere.– Episodi curiosi da raccontare?
Potrei scrivere un libro sui svariati episodi di questi 4 anni ma preferisco essere riservato su questo argomento!– Come gestisci le lamentele, magari sulle applicazioni di viaggio dove ci sono le recensioni?
Le lamentele ci sono per tutte quante le attività perchè ogni cliente è diverso. Per mia fortuna, lo dico con le recensioni reali tipo booking.com e non come tripadvisor, sono molte di più le lodi che ci fanno rispetto alle critiche. In ogni caso le lamentele bisogna gestirle, col sorriso e con la massima gentilezza e disponibilità anche perchè il cliente ha sempre (o quasi) ragione, no?

– Cosa ti dicono i turisti della nostra città? Quali sono le sensazioni?
Devo essere sincero? Cagliari ai turisti o a chi viene qui per lavoro piace, piace da morire. Piace il centro storico e tutti i siti che si trovano all’interno e poi per il nostro mare vanno pazzi, ovviamente ancora di più per mete come Villasimius o Chia, ma si accontentano anche del Poetto. Sono molto soddisfatti anche del servizio di trasporto cittadino mentre criticano tantissimo, e come dar torto?, il servizio dei trasporti extraurbano un punto dove bisognerebbe lavorarci su e migliorare, assolutamente.
– Quali sono le stagioni in cui si lavora meglio? Quali quelle difficili? Solo d’estate, oppure…?
Riesco a lavorare bene da marzo fino ad ottobre e qualcosina a dicembre, mentre i mesi decisamente più piatti sono novembre, gennaio e febbraio.
– Che tipo di turista arriva nella tua attività?
Oltre a collaborare con diverse aziende e quindi con persone che vengono qui a Cagliari per lavoro, la media è dai 30/35 anni in su, perchè non essendo il più economico della città magari il ragazzo di vent’anni cerca, giustamente, qualcosa di meno costoso. E’ assolutamente normale.
– Come avete vissuto la situazione della Marina, soprattutto con le recentissime polemiche?
Penso e sono convinto di lavorare nel quartiere più bello e caratteristico della città dove giustamente c’è la”movida”. Purtroppo si era arrivati ad una guerra tra esercenti e residenti. Alcuni esercenti non rispettavano le regole imposte dal Comune sulla vendita di alcolici entro un determinato orario, mentre alcuni residenti non hanno provato minimamente a venire incontro a questa nuova ventata di aria fresca che si è creata nel centro di Cagliari, ovvero la vita notturna in stile Barcellona. Ci si è dimenticati com’era il quartiere dieci anni fa. Adesso quando vogliono uscire alle 4 del mattino per farsi una passeggiata sanno che non ci sono tanti rischi, prima sicuramente qualche malintenzionato lo trovavi.
In ogni caso la decisione del Prefetto alla fine si è rivelato un buon metodo perchè nel quartiere c’è sempre la vita notturna ma c’è meno casino. E’ vero che tanti residenti sono di mentalità chiusa  ma urlare, spaccare bottiglie, suonare bonghetti, urinare vicino alle entrate delle case non è comportarsi da cittadini o turisti rispettosi.– Cagliari turistica, se ne parla spesso e troppo. Che consigli daresti all’Amministrazione?
Tutti questi impegni, promozioni e candidature possono fare solo del bene e possono solo aumentare il valore turistico della città. Servono più voli diretti per venire qui, perchè Cagliari a livello turistico non è conosciuta tantissimo. I turisti son curiosi, quando la conoscono e la vivono rimangono estasiati e tornano. Perchè non aprire a più rotte e collegamenti?– Prossimi progetti in cantiere?
Attualmente abbiamo due strutture a Cagliari che comunque vanno benissimo, anche se il mio progetto, obiettivo o sogno nel cassetto come lo si vuol chiamare, sarebbe di aprire una terza sede fuori Sardegna, in una grande città italiana o perchè no?in una grande città europea, però sono consapevole che ci vuole tanto tempo, forza di volontà, sacrifici, soldi e tanta fortuna.
Vedremo come andrà,speriamo bene!

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