Cecilia e quell’agosto del 2014

Cecilia ha 24 anni e studia beni culturali e spettacolo. Ama la musica vorrebbe lavorarci, che è ciò che più la appassiona. Oggi ha condiviso con noi di Sciradi.net la sua storia di speranza e coraggio. Una storia difficile, ma che ha voluto raccontare senza vergogna. “Quando hai 20 anni, ti aspetti che sia tutto nei piani. Ti aspetti di soffrire per amore, di avere le amicizie affianco che ti consiglino ciò che è giusto e ciò che non lo è. Ti aspetti notti passate sui libri a studiare, esami complicati da dare. Quando avevo 20 anni, non mi sarei mai immaginata che la mia vita sarebbe cambiata radicalmente. Era agosto del 2014, un giorno come gli altri. Ero in spiaggia e stavo per farmi un bagno. Ho capito che qualcosa non andava nel momento in cui entrando in acqua non sentivo la temperatura dell’acqua nel piede destro. Al momento non mi sono preoccupata più di tanto, mi sono detta “passerà, non sarà nulla”. Passavano i giorni, e la mancanza di sensibilità si era estesa dal piede destro fino ad arrivare al fianco destro, al livello delle costole, per poi stabilizzarsi così. E lì ho iniziato a preoccuparmi davvero. Inizia il lungo percorso della ricerca di un posto libero per una risonanza magnetica, e ogni ospedale mi diceva che dovevo aspettare un anno. Allora, continuavamo a cercare. E’ difficile aspettare, se senti che dentro di te qualcosa sta andando storto. Dopo sei mesi la risonanza. E da qui è stato tutto così veloce. A Marzo il ricovero. Ad Aprile la diagnosi. Sclerosi Multipla. Quando hai 20 anni non ti aspetti che qualcosa più grande di te ti colpisca a tal punto da non capire più chi sei, cosa vuoi dalla vita. Cambiano i piani, cambiano le persone al tuo fianco, cambiano gli stili di vita. Cambia tutto, cambi anche tu. Sono sempre stata una persona positiva, anche al momento del ricovero ripetevo a mia madre “Ma dai, mamma, non è sicuro che io abbia la Sclerosi Multipla. Magari si sbagliano, magari ho un’altra cosa..” E lei sorrideva, ma non rispondeva. Deve essere difficile anche essere un genitore, in questi casi. E così, ora sono qui. A scrivere di me. Ho 24 anni, ormai convivo da anni con le cure, e sono stabile. Sto bene, tutto sommato. Certo, ho i miei periodi ‘no’, a volte. Ma stringo i denti e li supero. Quando a 20 anni ti dicono che hai la Sclerosi Multipla, il resto del mondo scompare. Tutto si annebbia. Non hai più la testa per studiare, tutto il resto ti sembra inutile. Ma vi posso dire una cosa: tutto ciò mi ha aiutata ad essere più forte, a cambiare le mie priorità, a stringere i denti di fronte alle difficoltà. Ho imparato a convivere con la malattia i giorni in cui la gamba mi fa male, e ho imparato ad abituarmi agli effetti collaterali delle medicine. Ho imparato ad aggrapparmi alla mia famiglia, il mio sostegno più grande. Ho imparato tante cose, in un anno che è passato come se fosse una settimana, ma io sono -e sarò- sempre in piedi. La SM non mi abbatterà, mai.

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