La pizza dentro la Grotta

“Per me una pizza alla Gigi Riva, grazie !”.

No, non stiamo scherzando, una volta accomodati ai tavolini della Grotta Marcello in piazza Yenne e inquadrato il qrcode sul cellulare si apre un menu insolito e unico. C’è la pizza Berlinguer, Gramsci, Deledda, Galileo Galilei, le intramontabili Agnelli, Coppi, De Andrè e così via.

È un vero piacere leggere un menù così, si passa anche un po’ il tempo, pensando e riflettendo a quelle storie, perché le pizze oltre ad avere nomi particolari e simpatici hanno anche dei super ingredienti, e tu magari ti immagini Galilei Galilei dentro!

Abbiamo trovato una ottima accoglienza e un buon servizio, uno staff di giovani, sempre sorridenti e disponibili, eppure la Grotta ha una storia lunghissima. Su tuvu che sarebbe diventata la Grotta Marcello, nel XIX secolo, era una cava da cui si estraevano materiali utili alla fabbricazione della calce. Quando fu certezza il rischio dei bombardamenti, qualcuno pensò infatti che la grotta potesse diventare un rifugio antiaereo. Fu il proprietario del locale attiguo, Pietro Marcello, ad offrire alle autorità la possibilità di salvare decine di persone dalla furia cieca dei bombardamenti. Grazie a un passaggio sotterraneo accessibile dalla via Manno, le persone del quartiere ebbero finalmente un ricovero sicuro. Gli stampacini decisero di dare un nome a quel luogo, come si trattasse di un compagno, di un amico. Scegliere quello del suo proprietario fu un’azione naturale: la “Grotta Marcello” era nata.

Finita la guerra, si fece il conto delle perdite. Erano state cancellate intere famiglie, molti quartieri erano lesionati e colmi di macerie. Ma, oltre alle case, c’era da ricostruire il morale delle persone, la loro socialità. A questa missione Pietro Marcello diede un apporto decisivo grazie al suo talento. Nel locale, il cui unico ingresso divenne quello di piazza Yenne, fu messa una pasticceria che in poco tempo raggiunse la fama. Particolarmente noti erano i gelati, tanto che “prendere un gelato da Marcello” divenne un’abitudine. Anche la musica contribuì al successo: il jazz, lo swing, il rock’n roll venivano suonati dai complessini che animavano le notti della piazza Yenne.

Gli anni 80 purtroppo segnarono il declino. Nel 2010 la rinascita, come ristorante, pizzeria e bar e infine, la nuova gestione nel 2017 con ristrutturazione che dura ben otto mesi: si restaurano le mura, si amplia la cucina, vengono rinnovati gli arredi, uniformati a uno stile unico che richiama quello di un sito minerario; viene formato uno staff giovane e professionale, vero testimone dei valori di competenza e cortesia che da quasi cento anni rendono la Grotta Marcello un pezzo del cuore di Cagliari.

Questa è l’affascinante storia della Grotta Marcello, effettivamente è un posto che mi ha sempre incuriosito, non solo “il locale dentro la grotta”.

Vi segnaliamo il loro sito e in particolare modo il loro menu http://www.grottamarcello.it/menu/#

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