Ebbene sì, oggi parliamo anche noi di gattini. Lo facciamo dopo aver letto le belle parole su facebook del nostro Stefano Cabras ci ricorda quanto sia importante essere attenti anche ai nostri piccoli amici. Non costa nulla e spesso salva una vita, che dite?
“È successo di nuovo. Per l’ennesima volta, in vita mia, abbiamo dovuto soccorrere un gatto a bordo strada. E magari, prima di noi, altre 200 macchine ci sono passate accanto sfiorandolo, vedendolo in condizioni critiche e lasciandolo li, abbandonato al proprio destino, nell’indifferenza più totale.
Ogni volta che mi succede, mi maledico. In questa cinica società, dove l’indifferenza regna sovrana, odio essere diverso. E quando mi carico in macchina l’ennesimo animale, per portarlo da un veterinario o portarmelo a casa in attesa di adozione, mi cambia l’umore. L’esser fiero di aver fatto una cosa GIUSTA, viene spazzato via dalla rabbia. Rabbia di appartenere ad una società di merda, in un paese di merda, governato da politici di merda. Perché siamo nel 2020, e ancora non esiste un protocollo da seguire quando si trova un animale per strada. Perché chiami i vigili e ti rispondono con il boccone in bocca, dicendoti che “noi non possiamo fare nulla, deve chiamare la Usl veterinaria”. E allora chiami la USL veterinaria, che con una voce sonnolenta ti dice “eh io che ci posso fare? Se lo porti a casa, altrimenti chiami i vigili, ma più di questo non posso fare”. Uno scarica barile degno della peggior organizzazione umanitaria della storia. Perché alla fine, quando si tratta di salvare un animale, di umanità stiamo parlando. Ed è esattamente per questo che la rabbia mi devasta, perché per l’ennesima volta devo salvare un animale da morte certa. Perché so di dover contare solo sulle mie forze, mentali fisiche ed economiche. Perché le istituzioni non hanno un briciolo di progetto per contrastare l’abbandono e il procrearsi “illegittimo” degli animali. Perché non ci sono strutture, veterinari, un cazzo di niente. È talmente inesistente la procedura da seguire, che il 95% dei cittadini passano dritti con la macchina, limitandosi ad esclamare “poverino” e poi proseguire per la loro strada. Non ci hanno educato, come nazione, a proteggere gli animali. Non ci hanno educato a soccorrerli. Non ho mai letto in nessun fottutissimo programma elettorale uno straccio di menzione alla salvaguardia degli animali. Vorrei entrare in politica solo per spazzar via tutta questa feccia, che a voi piace distinguere tra destra e sinistra e che invece è la prima indiziata per crimini contro l’umanità.
Sogno un mondo diverso, dove arrivi un’ambulanza veterinaria a dirmi “grazie mille per averci avvisato, ora ci pensiamo noi, lo cureremo e vedrai che starà bene e troverà una famiglia”. Ed invece tutti come Ponzio Pilato, con le mani belle pulite; i veterinari stessi che prima di controllarlo ti bloccano e ti dicono “aspe poco poco, poi te lo tieni tu si?”
Quando recupero gli animali dalla strada, maledico di vivere in Italia ed essere Italiano. Schifo, sgomento e rabbia mi trasformano in una persona diversa; avrei solo voglia di sparire, scomparire nel nulla e rintanarmi in un posto del mondo dove dovrei essere io, in punta di piedi, a chiedere agli animali il permesso di convivere con loro.
Sicuramente non girerò mai la faccia dall’altra parte. Non farò mai il discorso “se non lo fanno gli altri perché devo farlo io”. Perché questo ragionamento qui è il male di questo paese. E non sarò mai complice di questo male, quanto meno per questi poveri animali.
Un pensiero va a tutti quei volontari che mettono anima e cuore nel far stare bene queste creature indifese. Coloro che hanno scelto questa strada come missione di vita. Che pur non potendo vivere di questo, vivono per questo. Dio vi Benedica tutti. Quando penso a voi, riesco a sentirmi meno solo”.
