Fiore e Rosa e il loro brand “Fiorerososataskasbags”

La bellissima storia di  Anna Rosa Canu e del marito Fiorenzo ci arriva da Baunei. 

Fiore e Rosa da una quindicina d’anni, pur avendo un’azienda agricola, hanno un grande hobby, creano a quattro mani borse. Tutto ha inizio in un periodo di riposo forzato, in seguito a un piccolo infortuni , quando  Fiorenzo, decide per ammazzare il tempo, di riprodurre una Taska di cuoio come aveva visto fare alcune volte a suo padre.

Sa Taska” per chi non lo sapesse è uno zainetto sardo, fatto completamente in pelle. In questa sacca il pastore riponeva i viveri come il pane carasau il pecorino e la fiaschetta di vino che utilizzava per brevi tragitti. Immancabile era pure s’arresoja.

Rosa è quella che progetta, disegna e unisce tessuti, quali broccati e altre stoffe, Fiore con lesine, punzoni e attrezzi vari fa le rifiniture in cuoio e lavora il  pellame. 

Con i ritagli di pelle avanzati, crea anche delle piccolissime “Tascheddas” da utilizzare come portachiavi. Si aprono una pagina su Ig e partecipano per la prima volta alla manifestazione culturale “Artes e Tastus De Una Ia” ( del circuito Primavera in Ogliastra) al quale aderisce il comune di  Baunei.
La manifestazione ebbe  un successo inaspettato e in molti apprezzarono le Taskas classiche in cuoio e pellame e i piccoli portachiavi.  In seguito la manifestazione diventerà  un appuntamento annuale.

Rosa ci racconta, che si era subito appassionata a quest’arte, ma cominciava a starle stretta la solita esposizione con le Taskas classiche solo in pelle e cuoio.
Voleva proporre qualcosa di diverso, per non annoiare il visitatore e per richiamare l’attenzione, ed è in quel momento che le si accese una lampadina.

“Perché non creare qualcosa che potesse essere una novità ma che unisse tradizione, cultura e moda?  come per esempio realizzare una taska in tessuto che riportassero i colori della Sardegna”.


Da un vecchio pezzo di orbace bianco appartenuto alla nonna , nasce la prima Taska di tessuto, nota, con gran stupore che la stoffa unita ai finimenti in cuoio  è molto bella, e questo rende la sua idea un’ innovazione. Ma la stoffa di un solo colore, annoia, Rosa vuole continuare a sperimentare. Ha bisogno di procurarsene delle altre, ed è per questo che si rivolge alla tessitrice Elena Mulas di Urzulei che le  propone l’orbace nel color panna e anche marron.

La svolta, però  arriva quando incontra Mario Garau con una  vasta produzione di tessuti tipici tradizionali sardi, tra i quali l’orbace in diversi colori.
La prima linea che crea racchiude i colori dell’abito tradizionale di Baunei il loro paese di origine.                                                                 Orbace rosso con il broccato della gonna e Il broccato viola de             “su cippone” ( corpetto che si usa sopra la camicia) con il lino candido. Ma il problema era realizzare i ricami dei fazzoletti( paniggeddu), il ricamo avrebbe preso troppo tempo.

 

 

Rosa, si rivolge quindi ad un’amica che le pittura su una pelle rossa il ricamo dei fazzoletti tipici, e visto il risultato riesce a creare alcune Taskas dipinte che naturalmente vanno a ruba.

Da allora in poi Rosa non ha mai finito con le ricerche e continua a sperimentare tessuti, broccati, pellame.

 

“Alcuni esempi di Taskas”

 

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Una risposta

  1. Ho avuto personalmente la fortuna di vedere di persona le creazioni dei due artisti. Le creazioni di Fiore riportano a periodi passati quando la 24 ore era la Taska in cuoio, inseparabile compagnia per chi viveva di campagna e in campagna. Rosa mette un pizzico di giovialità nelle sue creazioni. Ha mani d’oro. Il loro talento merita attenzione.

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