Di Fabio Brundu
“Quando arrivò a Cagliari, Lawrence trovò una città “nuda” e sferzata da un gelido vento di gennaio”
Non potevamo che avere quindi condizioni climatiche simili durante la passeggiata che sabato 23 Gennaio ha voluto ricalcare le orme del suo breve ma dettagliato soggiorno cagliaritano, nel centenario del suo arrivo in Sardegna, oggetto del celebre romanzo “Sea and Sardinia”
Mi son chiesto in questi giorni quali sarebbero potuti essere gli ingredienti più adatti a chi voleva trascorrere un paio d’ore in leggerezza e sicurezza, senza troppi personalismi, lasciando giustamente in primo piano sempre lui.
Il risultato è stato, un credo, piacevole cocktail di momenti tra; letture e sfondi panoramici, battute e gossip leggero, storia e aneddoti della Cagliari postguerra, premi e bevande “d’epoca” mentre i nostri passi, dalla quiete di Castello, ci accompagnavano nei luoghi da lui descritti, o in ciò che ne resta, come il Mercato del Largo.
Il taglio che puoi dare, allora doveva essere il più spontaneo e soft possibile, ciò che vorresti ascoltare, ciò di cui hai bisogno di ascoltare se fossi dall’altra parte. Il piacere di un sorriso culturale che si assapora meglio se diventa condivisione, la ricerca di qualcosa di “nuovo” dentro un periodo storico che non vediamo l’ora diventi vecchio, trasportare un abile descrittore inglese di un secolo fa in una Cagliari odierna che forse non è più “nuda e bianco calcarea” come nel 1921, ma che ha un maledetto bisogno di vestirsi di spazi e sorrisi.
