I cinque migliori posti per amoreggiare a Cagliari

– Amore finalmente dopo una settimana ci vediamo! Dove mi porti di bello?
– In camporella!
No, non neghiamoci. Chi non ha mai detto una frase del genere al proprio partner? Vuoi perchè chi vive con i genitori non sempre ha casa libera, vuoi perchè chi ha casa libera ha comunque deciso di seguire l’intramontabile tormentone Verdoniano del “famolo strano”, trovare il posto giusto per appartarsi in sicurezza è un must che va avanti da sempre, praticamente da quando le macchine hanno cominciato a invadere in maniera consistente le vie di Chiagliari. Dai neofiti della materia ai più esperti e titolati, passando per diverse generazioni di giornali sui vetri e di guardoni con i binocoli a infrarossi, andiamo a scoprire quali siano i luoghi più gettonati per appartarsi, con la convinzione o la speranza di “fare COSA a Cagliari”.

Viale Europa. Il 35% dei lettori over 30 di questo articolo sono stati concepiti li ma ancora non lo sanno. Conosciuta semplicemente come Viale, il cucuzzolo di uno dei colli più belli di Casteddu viene scelto tutt’oggi e da quarant’anni a questa parte, per passare dei momenti di intimità con il proprio partner. Col tempo ha assunto un contorno più romantico, complice lo strepitoso panorama al quale si può assistere dal proprio parabrezza, ma nei mitici anni 80, i fogli di giornale che gli spazzini dovevano rimuovere sotto le prime luci dell’alba erano parecchi. Ora, essendo altamente frequentato semplicemente da chi ” va a fumarsela in Viale”, si presta più a qualche pomiciata innocente, ma i temerari che suggellano il loro amore praticando lo “sport” più bello del mondo continuano a timbrare il cartellino.

Marina piccola. Se il comune non si sbriga a trovare una destinazione d’uso per quell’immenso spiazzo adiacente marina piccola,va a finire che le tante coppiette abitudinarie faranno valere il diritto di usucapione. Da oltre un ventennio, lo sterrato che confina con la caserma militare della Monfenera è teatro di effusioni amorose e di mille avventure di una notte. Se potesse parlare, gli unici a guadagnarci sul serio sarebbero gli avvocati divorzisti. Un piccolo angolo di Cagliari lasciato così com’è praticamente da sempre, al buio e nella terra di nessuno. Nonostante le innumerevoli giunte comunali abbiano a più riprese avanzato proposte più o meno interessanti, quello che è conosciuto a tutti come “lo sterrato di Marina piccola” continua a svolgere una doppia funzione ben lontana dalle proposte di palazzo Baccaredda: di giorno parcheggione gratuito, di notte teatro a luci rosse.

Poetto. Ma cosa mai ci può essere di più romantico nella vita, se non consumare due birre in spiaggia sotto le stelle, per poi fare il bagno nudi a mezzanotte? Esatto, Il Cagliari che vince lo scudetto, risposta corretta. Ma visto che questo non sembra possa accadere nei prossimi due secoli, allora correggiamo il tiro e diciamo che non c’è proprio niente di meglio. Le prime notti fuori casa, i primi baci con la prima fidanzatina, la prima volta buffa e impacciata e, sopra i 25 anni… i primi reumatismi degni di nota. Le notti in spiaggia al Poetto hanno regalato e continuano a regalare ai Cagliaritani emozioni incredibili, difficilmente ripetibili. Anche e soprattutto per gli anni che avanzano, e che causerebbero sicuramente giorni e giorni da schiavi del Voltaren. Pagu de fai, al mare ci vai a dormire quando sei pischello, dopo non fa più. Ma chiunque ha vissuto o tutt’ora vive quelle emozioni, farebbe bene a proteggerle e a custodirle gelosamente, perchè sono proprio questi i momenti unici che non torneranno più.

Faro di Calamosca. È quel colpo di genio che ti salva la serata all’ultimo minuto, quando dopo aver sganciato 200 € di sushi da capitolo due ancora non hai capito se ci sta o meno. Preso dall’indecisione e dalla paura di fare un errore portandola direttamente a Marina Piccola, con il rischio di rimediare anche quattro calci in bocca accompagnata dalla mai doma espressione “Per chi mi hai preso?” quello svincolo a destra prima di imboccare Viale Poetto è una manna dal cielo. Il romanticismo del faro mette tutti di buon umore, ma salirci è un terno al lotto. In primis se c’è troppa gente ti tocca scenderne a retromarcia tirata, in secundis lo spazio è poco e per trovare la posizione migliore devi fare voto a Sant’Efisi. La vista, però, è sublime. Nelle notti di chiaro di Luna la luce che illumina il golfo di Chiagliari è quasi accecante, tanto da rendere romantica anche la salita in cima, a bordo del Pandino 4×4 furato di nascosto al Nonno.

Belvedere di Buoncamino. Altro posto altamente suggestivo, con vista mozzafiato su una prospettiva diversa da quella di Viale Europa. Al tempo che fu c’era un vero e proprio cambio turno sul viale che porta al Belvedere. Da un lato uscivano le mogli dei mariti in villeggiatura, dall’altro entravano i romanticoni Cagliaritani, che calavano l’asso del tramonto miccccidiale per avere la scusa di appartarsi. A differenza di Viale, il belvedere di Buoncamino non offre troppi spazi riservati, prestandosi dunque più all’effetto “chiacchierata romantica“. Anche qui, in caso di poca affluenza, è possibile sfruttare i vetri oscurati del Tuningone, ma la vera realtà dei fatti è un’altra: Chi non si è mai chiesto se ci fossero ancora i cannoni, affacciandosi sui giardinetti pubblici?
E voi, integerrimi lettori che mai avete peccato e mai avete ceduto a tentazione alcuna, voi che avete in conche’e lettu l’immagine dell’Immacolata Concezione, perchè non vi scrollate di dosso la vergogna e non ci uscite quali altri misteriosi posti conoscete dover poter appartarsi per fare cosa a Cagliari?

 

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