Processando la statua di Carlo Felice

Pronti a un salto nella storia? Pronti a parlare di una statua del centro di Cagliari, molto nota e citata in varie occasioni e oggi oggetto di dibattiti infiniti?

Sabato 29 agosto 2020, a Palazzo Regio, si celebrerà il processo alla statua di Carlo Felice. Un processo fantastico nato da un’idea dell’attore e regista Gianluca Medas che segue la petizione per la rimozione della statua del Re Carlo Felice nel centro di Cagliari.

Carlo Felice, un feroce monarca dei Savoia in Sardegna o un governante che ha fatto quello che doveva fare? Un’altra straordinaria occasione per conoscere e leggere la storia.

L’ingresso alla sala, gratuito, è contingentato per rispetto delle norme anti-Covid19. Massimo 80 persone tra Sala Giunta e quella adiacente in cui verrà proiettato in diretta il processo. Sarà necessaria la prenotazione chiamando al numero 070/4092010 dalle 10:30 alle 18:30. L’evento sarà in diretta streaming su Eja Tv, media partner dell’evento. 

Tante le personalità del mondo della cultura, della scuola, dell’imprenditoria e non solo che prenderanno parte alla serata, calandosi nei vari ruoli della rappresentazione che vede, tra gli altri protagonisti, lo stesso ex Re di Sardegna e duca di Savoia Carlo Felice (con un abito concesso dalla Fondazione Teatro Lirico di Cagliari).

I protagonisti sono: Giampaolo Manca nel ruolo del giudice; Francesco Casula, pubblico ministero; Enrico Sanjust, avvocato della difesa; Andrea Zucca, come Carlo Felice; Gianni Loy, presidente della giuria popolare. Periti di parte: Dandy Massa, Giuseppe Melis, Sebastiano Liori, Claudia Zuncheddu, Debora Porrà, Antonella Puddu. La giuria popolare è composta da Claudia Onnis e Antonella Loi, giornaliste dell’Associazione Giulia Giornaliste – Giulia Giornaliste Sardegna, Vito Biolchini e Carlo Crespellani Porcella. Alessandra Addari (Associazione Giulia Giornaliste – Giulia Giornaliste Sardegna) curerà lo spazio Camera del Consiglio.

La drammatizzazione nasce da un’idea di Gianluca Medas, che cura anche la regia. “Si snoda come un processo all’americana con giuria popolare e giudice. Non c’è l’idea di condannare nessuno, ma solo di capire cosa decidere davanti alla statua in questione”. Finale a cura dell’Associazione Giulia Giornaliste – Giulia Giornaliste Sardegna, partner dell’evento, per una sintesi finale su quanto emerso durante il processo. L’intento è aggiungere anche uno sguardo femminile alla storia di Carlo Felice, che è sempre stata declinata al maschile.

Il dibattito sulla rimozione della statua di Carlo Felice collocata in Piazza Yenne a Cagliari è una delle ragioni di questo evento. Fu eretta da un giorno all’altro il 4 aprile 1860, anche se fu costruita, a spese dei sudditi sardi, 27 anni prima (disegnata da Gaetano Cima, realizzata da Andrea Galassi, fusa dagli artiglieri guidati da Carlo Boyl). Tanto lo stupore dei cagliaritani al risveglio. Non comprendevano chi fosse rappresentato in quell’opera di bronzo che indicava la via Manno anziché l’inizio della strada statale che portava il nome del Re, l’attuale Corso Vittorio.

Il curioso caso della statua di Carlo Felice, carnefice o semplice monarca che faceva “quello che doveva fare in quel periodo storico”, al tempo stesso simbolo dei successi del Cagliari, da tempo al centro di un grande dibattito storico anche sulla sua rimozione. Chi ha ragione?

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