A Donori: nasce un parco con le panchine letterarie.

E a Cagliari quando ?

Donori é un paesino di 2000 abitanti, situato a 30 km da Cagliari, nella zona del Parteolla. Il progetto “Donori: un libro aperto” che già accoglie sulle vie del paese; poesie , sonetti, aforismi, frasi celebri, si è ampliato e in Piazza Don Pietro Aresu c’è uno spazio che ospita le panchine letterarie

Ecco il racconto di Antonio Meloni Assessore alla Pubblica Istruzione- Attività culturali sul sito del comune:

“I contenuti, riportati sulle panchine, offrono essi stessi degli spunti di dialogo. Sono quella semenza trasportata dal vento che soffia benevolmente sull’animo umano.

Vi è in esse il richiamo a concetti di tolleranza, di rispetto tra gli esseri umani in un mondo che ancora stenta a farli propri. In quel I have a dreamc’è tutta la forza di un anelito ad una società più giusta.

Contengono un passaggio del Canto XXXIII della Divina Commedia quale riconoscenza al Sommo Poeta per il ruolo della sua opera nella letteratura italiana e per il contributo al diffondersi della nostra lingua nel mondo.

Nel richiamo a valori e a diverse forme espressive della cultura, quella musicale vi trova giusta dimora. Si è pensato che L.V. Beethoven possa rappresentare il punto massimo, lo zenit di questa nobilissima arte. Quella breve partitura della nona sinfonia vuol significare una ideale appartenenza della nostra comunità all’unione dei popoli d’Europa in un cammino di pace.

Per le arti figurative si è pensato a due autori appartenenti a differenti correnti artistiche: il post impressionismo, il giapponismo di Van Gogh e la street art di Banksy con le sue opere a sfondo satirico di denuncia della politica e di certa cultura.

In un luogo di così tanta cultura non poteva mancare uno spazio dedicato alla fantasia che riempie i sogni dei bambini e adolescenti, ma non solo. Chi più dei voli di Peter Pan e delle avventure di Pinocchio può aver accompagnato, e cosi ancora nel futuro, generazioni di bimbi in tutto il mondo? La lettura del burattino di Collodi può essere un viatico perché i libri diventino un tappeto volante per la conoscenza di luoghi, di storie, di uomini.

Vi è infine una panchina che accoglie la filosofia del progetto: un invito ad avvicinarsi all’arte per la bellezza intrinseca delle opere e perché si impreziosiscono i luoghi che le ospitano, un invito alla lettura perché i libri contribuiscono alla libertà dell’uomo, perché sono un nutrimento dell’animo.Già nel ‘300 Dante ammoniva: “fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza”.

I ragazzi di Donori, avranno la grande fortuna di passeggiare in questa piazza e riscoprire un po’ di “ cultura”, di leggere, di riflettere, di vedere e di dire anche “ e questo chi è” la curiosità stimola la mente dei giovani ( e non solo )

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