Viaggi avventurosi con Matteo Cojana: scoprire il mondo con Exploratore.it

“Ciao sono Matteo Cojana e sono un viaggiatore professionista, mi piace curare i dettagli in qualsiasi contesto, provare a fare la differenza in tutto ciò che faccio ed infine sono alla ricerca del semplice star bene”.

Non è solo FacendocoseaCagliari e facendocoseinSardegna. Ci piace anche farecoseingiroperilmondo, esplorare anche altri luoghi, altre possibilità, e oggi vogliamo farlo con Matteo, che ci racconta la sua storia. Ci sono tante destinazioni interessanti (ecco quelle dall’Aeroporto di Cagliari) e magari ascoltare le sue parole ci darà da stimolo per un viaggio avventuroso o un semplice weekend rilassante.

Matteo Cojana ha 34 anni, è di Cagliari che ha fatto della sua più grande passione un lavoro.
Ha un canale youtube in fase di lancio, ma lo trovate soprattutto su instagram. E’ anche un
appassionato di gadget da viaggio “così da essere pronto durante tutti i miei tour a qualsiasi problematica”.

Partiamo dalla classica domanda: come è nata la passione per i viaggi?

Dalla voglia di imparare, di crescere e di migliorarmi, infatti reputo che non ci sia crescita personale migliore di quella di uscire dalla propria zona di comfort e viaggiando abbiamo l’opportunità di apprendere, capire e riflettere non solo su ciò che vorremmo ma anche di quanto siamo fortunati nella nostra quotidianità

Ci son paesi dove hai lasciato il cuore? Quali e perché?

Sicuramente nel mio podio personale ci sono tre Paesi in particolare, Giappone, Giordania e Islanda.
Il Giappone per tanti motivi ma uno in particolare che dico sempre è perché mi ha insegnato e mi ha fatto capire che alla base di tutto c’è il rispetto, rispetto per il prossimo, per il posto in cui viviamo e soprattutto per chi ci sta accanto.
La Giordania perché oltre ad essere una terra davvero completa con delle meraviglie uniche al mondo, mi ha insegnato che non bisogna avere pregiudizi e “parlare” di ciò che non si conosce e spesso anche nel deserto dove sembra non ci sia nulla puoi trovare tutto.

L’Islanda perché mi ha insegnato a conoscermi ed a capire ciò che mi fa stare bene, la natura, la pace e l’armonia di questa terra mi ricaricano ogni volta che vado e trovare la serenità semplicemente stando seduti a guardare l’acqua che scorre mi ricorda che le emozioni sono più importanti dei numeri imposti dalla nostra società.

Tutti vogliono viaggiare, puoi dare un consiglio ai provetti viaggiatori/trici?

Dal punto di vista pratico, ricordarsi che si hanno con sé, i documenti, i soldi ed gli indirizzi e numeri di telefono del nostro programma di viaggio sia cartaceo che digitale tutto il resto si può risolvere, dal punto di vista emotivo, abbiate il coraggio di perdervi, di aver fame di sapere, di scoprire, di ascoltare un passante che vi da un consiglio, di sedervi in silenzio 5 minuti in una piazza ad osservare il mondo intorno a voi

Avere un consulente che ti aiuta offre un valore aggiunto?

Avere un personal travel aiuta tutti i viaggiatori a gestire al meglio la risorsa più scarsa al mondo, il tempo. Infatti dopo un’attenta analisi ed anamnesi conoscitivi consegnerò un programma di viaggio ottimizzato e logisticamente più funzionale così da far vivere un’esperienza più completa possibile e paradossalmente risparmiando in quanto mi affido a partner locali in diversi paesi nel mondo che mi permettono di far ottenere ai miei clienti prezzi più bassi rispetto a quelli che si possono trovare nei diversi motori di ricerca online.

Raccontaci come nasce l’idea di un viaggio organizzato da te e di cosa ti occupi?

Il mio lavoro si suddivide in tre categorie nel mondo travel,  privati, agenzie/strutture ricettive e digital. Infatti per i privati mi occupo di realizzare itinerari su misura per viaggi in solitaria, coppia, mini gruppi e di nozze.
Per le agenzie mi occupo di disegnare e studiare itinerari per i loro clienti, mentre per le strutture ricettiva racconto attraverso i miei contenuti sui miei canali, instagram in primis i punti di forza ed i servizi della realtà con cui sto collaborando per poi infine consegnare materiale digitale come foto e video per i loro social.

Infine nel mondo Digital come per le strutture ricettive collaboro con enti di promozione turistica che hanno il desiderio di poter far conoscere la propria realtà in un modo differente ad un pubblico diverso.

Immaginiamo che non siano mancati tanti episodi curiosi…

Ci sono stati tantissimi episodi unici ed indimenticabili durante le mie avventure, ma mi ricorderò sempre quando durante una spedizione nel cuore dell’Islanda in inverno, a causa delle rigide temperature un mio compagno di viaggio spezzo le chiavi durante il rifornimento del nostro 4×4, saranno state le 2 del mattino, tempesta di neve intorno a noi e un solo obbiettivo, trovare soluzioni, perché come dico sempre, per ogni problema esistono almeno tre soluzioni, ed il giorno ci siamo dovuti sforzare particolarmente per trovarle.
Poi ho visto tanti piccoli e grandi episodi curiosi, amori nati, ruote bucate e partite di calcio ad oltre 3000 metri in Perù.

Il cibo più particolare che hai mangiato?

Penso lo scorpione a Bangkok, mi ricordo che ero impegnato in una telefonata e mentre stavo passeggiando in una delle vie del centro mi chiesero di mangiarne uno e senza pensarci troppo presi lo spiedino e assaggiai lo scorpione thailandese

Hai mai sentito o percepito pericolo in qualche luogo o situazione?

Fortunatamente in tutte le mie avventure non mi ricordo una volta in particolare dove ho avuto paura e non mi sono sentito al sicuro, dal Nepal, al Vietnam al sud America ho provato sempre ad essere attento e seguire i macro consigli del buon viaggiatore: apparire poco e prestare sempre la massima attenzione a 360°

Ci son paesi “nuovi” che pensi di visitare nei prossimi anni?

Si la lista è lunga e finché sarò in vita continuerò ad esplorare e conoscere il mondo per sentirmi sempre vivo, in questo periodo la mia testa mi sta portando verso l’Uzbekistan e l’Egitto, ma l’Alaska e la Patagonia ronzano sempre tra i miei pensieri.

Il viaggio in solitaria è stato sdoganato o resta ancora qualcosa per pochi?

Ho conosciuto, conosco ed anche io mi definisco un viaggiatore solitario ed in tantissimi hanno l’esigenza di viversi nel mondo, e ad oggi è qualcosa di fattibile e relativamente semplice, devi solo imparare o stare bene con te stesso.

Mi avevi accennato che stessi iniziando a pensare in qualche modo alla Sardegna per la tua attività imprenditoriale…ci anticipi qualcosa?

Sì! il mio prossimo obbiettivo è quello di valorizzare la bellissima terra dove vivo, infatti ho un progetto mirato a far conoscere sotto forma di weekend diversi angoli della Sardegna. Ho già dei clienti privati che richiedono una struttura personalizzata per dei weekend in Sardegna ed in futuro vorrei realizzare diverse tappe sui 12 mesi per poter far vivere nei fine settima in Sardegna, Natura, buon cibo ed esperienze autentiche suddivise per diversi viaggiatori, come ad esempio le famiglie, le coppie, i single o suddivisi per fasce di età in base all’itinerario che avrò realizzato. Spero di trovare tanti partner che abbiamo questa voglia come me di valorizzare il nostro territorio.

Tu non ti occupi solo di viaggi, lo sappiamo! Svela ai nostri lettori su quali altri campi spazi!

La mia natura è stata da sempre cercare di lavorare nei campi che mi piacciono ed un altro importante ramo è lo sport, infatti insieme ad altri soci gestisco il Palasport di Capoterra, dove con il tempo e pandemia alle spalle sto cercando di realizzare un centro commerciale dello sport a servizio di tutti i cittadini del territorio. Diverse attività, ampi orari , attenzione all’ambiente e gentilezza per aiutare chi ha avuto una giornata pesante di trovare tramite lo sport un minimo di pace.

C’è una canzone che racconta il tuo viaggiare? E un libro?

Sia una canzone che un libro che racconta il mio viaggiare al momento forse non l’ho ancora scoperta, ma su due piedi ti dico per darti una risposta, Sol Rising – Be free e come libro  “I viaggi che cambiano la vita” una raccolta di racconti di viaggio unica.

 

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